
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Venerdì 21 Marzo 2025
Matite, cannucce e tessuti nell’arte d’inciampo di Paola Pezzi
MOSTRA. La personale dell’artista bresciana viene inaugurata il 22 marzo nello spazio 55 Artprivè in Città alta. Sono esposte sculture con materiali alternativi che esplorano il movimento.
«Non uso i materiali classici. Non uso il bronzo e nemmeno il marmo, non mi appartengono. Uso quello in cui inciampo felicemente e che mi consente di scivolare verso altre forme e altri spazi». Paola Pezzi è un artista di origine bresciana nota per le sculture che crea assemblando e modellando materiali come matite, gessetti, cannucce, gomme e tessuti. Al suo lavoro è dedicata la mostra personale «Pezzi. Paola Pezzi» che viene inaugurata il 22 marzo nello spazio 55 Artprivé di via della Fara 13 in Città alta.
Assemblare e decontestualizzare
Curato da Giuseppe Simone Modeo, il percorso espositivo esplora il movimento, la materia e lo spazio, ossia i tre poli entro cui si muove la produzione dell’artista. «Paola dal nuovo realismo prende suggestioni dall’accumulazione, dal mettere insieme, dall’assemblare decontestualizzando attraverso il movimento rotatorio o ellittico – sottolinea Modeo – che prima, materialmente, imprime all’opera per poi lasciarlo partire libero nello spazio, attorno agli osservatori…La cifra stilistica è in quel fluido, poetico in quanto creativo, abbandonare gli oggetti a una forza rotazionale che si oppone alla gravità e all’incombenza della massa».
Energia rotazionale
Il fulcro della ricerca di Pezzi, dunque, si manifesta in questa energia rotazionale che anima la materia per poi espandersi idealmente nello spazio espositivo, invitando il pubblico a un’esperienza immersiva e dinamica. «Come gli artisti seicenteschi seppero infondere movimento nel marmo e nelle superfici piatte – conclude il curatore - così Paola Pezzi scolpisce lo spazio attraverso traiettorie di energia rotazionale, portando al presente e spingendo verso il futuro le radici barocche dell’arte occidentale, solo congiungendole alle geniali intuizioni di Duchamp e degli artisti degli anni ‘60 e ‘70».
Vortici di materia
Piccoli e grandi vortici di materia, dunque, prendono vita da materiali spesso poveri e leggeri, a dichiarare esplicitamente la volontà dell’artista di affermare un’arte «antimonumentale»: «Fare una riflessione sul concetto generale del ruolo monumentale della scultura mi è un po’ estraneo, - precisa Paola Pezzi - dato che il mio lavoro da sempre ha avuto un carattere meno specifico, pittorico e scultoreo insieme». La mostra «Pezzi. Paola Pezzi» sarà aperta ai visitatori nello spazio 55 Artprivé fino al 27 aprile, con i seguenti orari: dal venerdì a domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
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