Masterchef, Mary conquista i giudici e approda alla sfida finale

IL TALENT. La bergamasca Mary Cuzzupè è arrivata nella finale della 14esima edizione di Masterchef.

Per capire chi fra lei, Simone, Anna e Jack sarà il vincitore bisognerà aspettare la prossima e ultima puntata del talent show culinario, che sarà trasmessa su Sky giovedì 27 febbraio . Per dirla con le parole di chef Antonino Cannavacciuolo, Mary è la persona che più si è trasformata durante l’esperienza del programma. Entrata molto arrogante e sicura di sé («sono meglio di Bottura») ha riscoperto un lato fragile. Resta un outsider, che pochi si sarebbero aspettati di vedere arrivare così avanti nella gara.

Nella semifinale, andata in onda giovedì 20 febbraio su Sky, i cinque concorrenti hanno cominciato con una Mistery Box ricca di ingredienti, non facili da abbinare fra loro. La trentenne di Villongo non è stata chiamata fra i migliori. Peccato, perché le sue albicocche caramellate ripiene di cozze ripiene a loro volta di bardiccio (una salsiccia toscana) un po’ ci avevano incuriosito. A vincere la prova è il piemontese Simone, che si guadagna la possibilità di mettere in svantaggio due concorrenti a scelta durante l’Invention Test. Ospite della prova è la prima chef stellata della Val d’Aosta, la svedese Amanda Eriksson. Compito degli aspiranti masterchef è riprodurre un suo piatto: renna affumicata servita con patate hasselback, gel di mirtillo rosso, scalogno scottato e marinato. Simone sceglie di colpire proprio Mary e Franco, facendoli cucinare in meno tempo del previsto. La prova è stata molto penalizzante per i bersagli di Simone, ma il peggiore è proprio Franco, che non può partecipare alla prova in esterna, quella nel 3 Stelle Michelin «Quattro Passi di Nerano», in provincia di Napoli.

I piatti da preparare nel ristorante stellato sono: wafer di triglia con spuma d’arancio; fiore di loto di calamari; linguine alla Nerano; filetto di spigola in foglia di lattuga romana, su salsa di acetosella e limone. Anna, vincitrice dell’Invention Test, sceglie i piatti da assegnare: lei si prende il fiore di loto, il piatto più difficile, a Mary dà la spigola, la triglia a Simone e la Nerano a Jack. I concorrenti devono affrontare un vero servizio, coordinandosi fra loro per l’uscita dei piatti. A vincere la prova è nuovamente Anna, tutti gli altri vanno al Pressure test con Franco.

Nella prova a eliminazione i quattro concorrenti devono cimentarsi con la cottura alla griglia giapponese. La prova è in due passaggi con due ingredienti diversi: controfiletto di wagyu e ostriche. Fallita la prova con la carne, Mary si cimenta con l’ostrica, dedicando il piatto al padre, col quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale. Qui si apre un confronto commosso con Cannavacciulo, che ricorda a Mary proprio la figura paterna, e per questo le incute timore. «Potevi dirmelo prima, l’ultima cosa che voglio è far paura a qualcuno, soprattutto a una donna», risponde lo chef prima di darle un grande abbraccio. Il suo è anche il piatto migliore del pressure test, e così Mary fra le lacrime si guadagna la finale. A essere eliminato è Franco, che non riesce a risollevarsi dalla brutta prestazione della puntata precedente.

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