Luc Besson: «Tutti proviamo dolore, ma in che cosa trasformarlo è una nostra scelta»

BERGAMO. Il regista francese al Cinema Conca Verde incontra il pubblico per l’uscita della sua nuova pellicola «Dogman».

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È arrivato verso le 22.40 sui titoli di coda del suo ultimo film Dogman, Luca Besson è stato accolto da un applauso scrosciante nella sala completamente gremita con oltre 450 spettatori del Cinema Conca Verde a Bergamo. Il regista francese si è impossessato del microfono e ha parlato in inglese, senza voler essere tradotto, intrattenendosi per oltre mezz’ora con il pubblico. Ha riso e scherzato e raccontato molti aneddoti interessanti sulla pellicola.

«È stato facile girare questo film - dice Besson rompendo il ghiaccio -, proprio semplice. Nelle scene con i cani in particolare abbiamo dovuto adottare una serie di trucchetti come quello di farli scorrazzare prima al parco per tre ore e dargli una doppia porzione di cibo perché fossero tranquilli».

Luc Besson a Bergamo per presentare il suo ultimo film Dogman. Video di Roberto Vitali

«Tutti qui abbiamo una cosa in comune, è il dolore, lo abbiamo provato tutti in misure diverse, soprattutto dopo aver attraversato due anni di Covid tutti sappiamo che cosa è il dolore, ma la vera domanda è come trattiamo questo dolore, usiamo questo dolore per diventare migliori o lo trasformiamo per avere delle rivincite o per creare altro dolore. È una scelta. Sono contento di ritrarre un giovane ragazzo che ha sofferto tantissimo e che comunque resta una persona buona, nel film noi vediamo che c’è una psichiatra che lo aiuta, ma alla fine scopriamo che è lui ad aiutare lei».

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