Ligabue, arriva il film musicale Campovolo: 30 anni in un giorno

Al cinema. Il 20, 21 e 22 marzo nelle sale la pellicola con la regia di Marco Salom che racconta il memorabile concerto del 4 giugno scorso.

«Immagina qualcosa di cui non puoi fare a meno nella tua vita, e poi immagina che quella cosa ti venga tolta per tre anni. Ecco, Campovolo è stata l’esplosione di un cumulo di emozioni che si sono formate in quei tre anni: frustrazione, impazienza, ansia da prestazione. 30 anni in un giorno, ma vi assicuro che non ci stanno. C’è tanto altro di cui ho goduto e in cui mi sono avventurato». Luciano Ligabue racconta così il film in sala il 20, 21 e 22 marzo, che racconta il concerto del 4 giugno scorso nella sua Campovolo davanti a oltre 100 mila spettatori.

La carriera del rocker

Il film musicale, «Ligabue. 30 anni in un giorno», con la regia di Marco Salom, è anche l’occasione di rivivere la carriera del rocker di Correggio. Il film come il concerto si apre con «Non cambierei questa vita con nessun’altra», «perché nei due anni di Covid ho capito quanto io sia grato a quello che mi è capitato di vivere», aggiunge ancora Ligabue, che ha fatto dei «perché no?» una sorta di mantra. «Ho detto sì a tutti i perché no? tranne uno: recitare perché so di non saperlo fare. Avete visto che nell’80% dei miei videoclip cammino? è perché non so fare altro. Solo una volta stavo per cedere: a Marco Tullio Giordana che mi aveva proposto di interpretare la storia di un ex carcerato. Apprezzai molto la richiesta, ma fu meglio per lui che non lo feci».

Ma la passione per il cinema non è mai mancata, tanto da portarlo dietro la macchina da presa per ben tre volte. Sul set di Radiofreccia la troupe romana diceva: questo fa due film in un uno: il primo e l’ultimo. Nel film, oltre alle parole di Ligabue in quei giorni, le interviste e i ricordi dei suoi musicisti e degli ospiti di quella sera Francesco De Gregori, Elisa, Loredana Bertè, Eugenio Finardi, Gazzelle, Mauro Pagani. A luglio Ligabue tornerà live: il 5 a Milano e il 14 a Roma.

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