Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Venerdì 21 Maggio 2021
Le note del violino di Andrea Casta
risuonano lungo la Via Mala - Video
Il nuovo singolo dell’artista bresciano girato in una suggestiva «gola» di roccia della Val di Scalve.
Le immagini si succedono in una cornice fantastica mentre, da un archetto luminoso, si sprigiona una musica accattivante. I luoghi che si svelano nel videoclip sono quelli – incantevoli, fra alberi e rocce, gole e cascate – della Via Mala, in Val di Scalve, tra Brescia e Bergamo. «No Man No Cry» è invece il titolo del singolo – in uscita su etichetta Black Lizard Records – che Andrea Casta, violinista bresciano nonché producer ed entertainer molto richiesto nei locali più «in», presenta qui, immerso in questi scorci di natura rude. Dopo aver abituato i suoi fans alla sintesi fra «musica elettronica» e «canto del violino», come pure ad un impatto visivo rilevante nei videoclip, Casta ripropone la hit del Dj berlinese Oliver Koletzki in una veste nuova. Provando così a rilanciare questo successo mondiale sei anni dopo la versione del musicista francese Jimmy Sax che ha riscosso enorme successo tra views di Youtube e streams su Spotify. Non è tutto: ad accompagnare l’uscita di questa «violin version» con l’impronta di Casta nel sound, arriva anche una proposta dell’artista tutta imperniata sul rilancio della nightlife e delle discoteche del resto vuote da oltre un anno. La motivazione? Evitare il proliferare di rave o feste senza il minimo controllo, anche in conseguenza del lungo periodo di confinamento nelle abitazioni e dei ripetuti ammonimenti contro la movida.
Mentre l’intento dichiarato proprio dal musicista – capace di esprimersi con disinvoltura fra i generi House, Techno, Edm, Lounge, Deep… – è quello di riorganizzare lo svago giovanile dopo mesi di privazione, valorizzando gli spazi delle discoteche per musica live. «Ormai è chiaro che ci dobbiamo avviare a una ripresa graduale e controllata per tutti i settori» spiega l’artista, che invoca la riapertura dei luoghi di intrattenimento. «In tantissime nazioni sono già stati portati avanti progetti pilota che hanno fatto capire come sia possibile ripartire subito con concerti e spettacoli, facendolo in sicurezza». Da qui la sua proposta di riaprire le discoteche destinandole a concerti e rassegne di emergenti: «I grandi teatri e spazi per eventi e spettacoli stanno faticando a trovare soluzioni sostenibili per i tour estivi: molte discoteche hanno logistica e organizzazione per far ripartire da subito l’offerta musicale! Tutti noi artisti, dj e imprenditori sappiamo come farlo con responsabilità e vogliamo solo contribuire a questa rinascita senza più rimandarla».
Niente party abusivi
E aggiunge: «Cosa accadrà dal 21 giugno, finalmente senza coprifuoco? Le giovani generazioni costrette ad autogestire la loro socialità finiranno in mezzo a una strada o peggio a ritrovarsi in party abusivi e fuori controllo. È ora di riorganizzare le strutture e l’offerta d’intrattenimento, soprattutto per i giovanissimi che sono arrivati a livelli di compressione insostenibili, come testimonia la cronaca». Del resto, le discoteche sono ambienti già in familiarità con la presenza di security, spazi organizzati e ingressi contingentati. Dunque ambienti che dovrebbero avere le stesse chances di teatri, cinema, palestre. Da qui la battaglia che accompagna l’uscita del suo singolo «No Man No Cry».
Certamente Casta conosce bene il mondo dell’entertainment: nel 2018 ha ricevuto il Dance Music Awards come miglior performer e la sua carriera di produttore segue con coerenza la strada della dance, regalando visibilità al violino, anche grazie al racconto sonoro e visivo «The Space Violin Project», tra fantascienza e musica elettronica, tra illustrazioni e immagini reali. Presto inizierà il nuovo tour con date a ingresso limitato in Umbria, Lombardia e Trentino.
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