Le antiche pietre e i nuovi racconti sulle «Vie del Sacro»

PATRIMONI. Nuovo ciclo di eventi e visite guidate nei luoghi che hanno segnato il passato della comunità bergamasca. Il primo appuntamento il 31 luglio all’oratorio di San Lupo con un dialogo tra musica black e arte contemporanea.

Si riaccendono i riflettori sulle «Vie del Sacro», il progetto della Diocesi di Bergamo, affidato alla Fondazione Adriano Bernareggi per la valorizzazione del patrimonio artistico custodito in chiese, musei ecclesiastici e monasteri di città e provincia e realizzato in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. In campo ci sono i giovani, mediatori del patrimonio ecclesiastico che hanno seguito un percorso formativo, svolto in collaborazione con Fondazione Enaip Lombardia, per diventare testimonial della cultura locale. Il nuovo calendario di proposte delle Vie del Sacro» inizia il 31 luglio, alle 21: arte contemporanea e musica si incontrano all’oratorio di San Lupo in via San Tomaso 7, per «Notti d’Estate».

Musica giovane e arte contemporanea

«Passato e presente, luci e tenebre in dialogo - spiegano i promotori - Un incontro tra storia e arte, vita e morte, un connubio tra le opere di dieci artisti contemporanei e due live set di musica sperimentale, per scoprire il misterioso oratorio di San Lupo da una nuova prospettiva. Nel cuore dell’estate cittadina, la visita alla mostra “Artisti, Amici, Superstar” e le performance musicali daranno nuova vita a un vero e proprio tesoro nascosto, arricchendo un patrimonio artistico la cui origine rimane avvolta nell’oscurità. Dopo una visita che porterà a rivivere il passato e sperimentare il presente artistico di questo luogo, sarà possibile proiettarsi verso il futuro grazie alla musica del giovane progetto BLK Donuts, un trio strumentale nato nel segno della black music contemporanea». L’evento dura 75 minuti e il ritrovo è proprio di fronte all’ex oratorio di San Lupo. Il costo di partecipazione è di 5 euro con prenotazione obbligatoria su Eventbrite, pagamento e ritiro biglietti in loco. Si avverte che vista la particolarità del contesto i posti limitati.

Affreschi del XV secolo

Domenica 4 agosto si alzerà il sipario sulle «Storie dipinte» e in particolare sugli affreschi della chiesa di Cornalita, frazione di San Giovanni Bianco. «Si tratta di un luogo poco conosciuto - spiegano gli organizzatori delle visite - ma con una storia molto interessante, che conserva un ciclo di affreschi risalenti alla fine del XV secolo. La chiesa di Cornalita, nel corso della sua lunga storia, riuscirà ad ottenere diversi privilegi che la renderanno sempre più indipendente dalla parrocchiale di San Giovanni Bianco, al punto che gli abitanti della contrada proveranno più volte a renderla proprio una parrocchia autonoma. All’interno la chiesa presenta lacerti di affreschi sull’arco trionfale, rappresentanti episodi della vita di Cristo; è inoltre presente un quadro con l’ultima cena, risalente alla seconda metà del 1600. L’aspetto attuale è il risultato di diverse modifiche avvenute nei secoli, una serie di restauri iniziati negli anni 80 ha permesso la manutenzione di diverse zone della chiesa e il recupero di molti affreschi, tra cui una crocifissione nella zona del campanile». La visita dura un’ora con ritrovo presso la chiesa del Corpus Domini. A seguire sarà possibile fermarsi per la cena presso la sagra. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.

Percorso tra storia e verde

I «Fiori della memoria» sbocciano la mattina del 6 agosto a Bossico con la visita alle chiese del paese tra arte e natura. «Si partirà con la parrocchia cittadina dedicata ai Santi Pietro e Paolo, che custodisce opere di Antonio Cifrondi e Andrea Fantoni, oltre che lo stupendo affresco della Madonna della Rondine. Si proseguirà poi con la chiesetta cinquecentesca intitolata a San Rocco, costruita per proteggere i bossichesi da una terribile epidemia di peste che in quegli anni imperversava sul Sebino. Lungo il sentiero, immersi nel verde dei boschi e il canto degli uccelli, si visiteranno poi la chiesetta dedicata ai Caduti e, infine, la chiesetta di San Fermo presso il monte della Colombina. In quest’ultima tappa, per chi lo volesse, sarà possibile pranzare nell’agriturismo La Selva, di cui è consigliabile la prenotazione prima dell’evento». Gli organizzatori consigliano anche abbigliamento comodo e borraccia per questo percorso di 3 3 ore e 30 minuti. Il ritrovo è davanti alla chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo e la partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.

Chiaro di Luna con i dipinti del Salmeggia

Venerdì 9 agosto infine si propone «Nembro al chiaro di luna», una visita guidata al Santuario della Madonna dello Zuccarello. «Il Santuario dello Zuccarello - viene spiegato - , nato come dimora di un nobile e poi dedicato alla Vergine in seguito ad una grazia ricevuta, si trova su un’altura da cui sovrasta il comune di Nembro. Ancora oggi meta di numerosi pellegrini, custodisce al suo interno un pregevole dipinto di Enea Salmeggia, celebre artista nativo di Nembro. Il giorno successivo alla festa della Madonna dello Zuccarello, il Santuario accoglierà i visitatori, offrendo la possibilità di accedere liberamente durante gli orari prestabiliti e di esplorare i segreti custoditi al suo interno. Un’occasione unica per immergersi nei tesori nascosti di questo luogo, in una suggestiva atmosfera notturna. Un’opportunità per lasciarsi rapire dall’arte e dalla spiritualità. Le visite guidate si svolgeranno, dalle 20 alle 22». Ogni visita - gratuita ma con prenotazione su Eventbrite - dura 30 minuti, il ritrovo è sul sagrato del Santuario della Madonna dello Zuccarello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA