L’arte in Fiera piace al pubblico: 14.500 visitatori per Baf e Ifa

LA MANIFESTAZIONE. Si è chiusa domenica sera la mostra mercato di alto antiquariato, nel weekend precedente affiancata dall’arte moderna.

In Fiera Bergamo cala il sipario anche sull’ottava edizione di Italian Fine Art (Ifa): la mostra mercato dedicata all’alto antiquariato e arte antica (nata nel solco della storica Bergamo Antiquaria) aveva affiancato lo scorso week end la 20ª edizione di Bergamo Arte Fiera (Baf), mostra mercato dedicata all’arte moderna e contemporanea; Ifa è poi proseguita in solitaria fino a domenica 19 gennaio. L’accoppiata firmata Promoberg dedicata all’arte a tutto tondo ha richiamato quest’anno nella Città dei Mille ben 14.500 visitatori (+11,5% rispetto ad un anno fa), dato che si somma all’incremento del 6,5% del numero delle Gallerie (in totale 181).

Collezionisti e appassionati d’arte sono giunti in particolare da tutto il Nord Italia e dalla vicina Svizzera, ma non sono mancati gli arrivi da tutta Italia e dall’estero, favoriti dal vicino aeroporto di Orio al Serio, per ammirare le migliaia di opere e gli eventi collaterali (curati da Sergio Radici) allestiti su 16.000 metri quadrati (padiglioni A e B, con relativi foyer e Galleria centrale).

Il pubblico ha dimostrato di apprezzare (anche con un interessante dato riguardante gli acquisti) l’offerta messa in mostra dalle Gallerie (84 per Baf e 97 per Ifa), che hanno presentato, ognuno con il proprio sguardo e attraverso centinaia di opere, circa 600 anni di storia dell’arte, dal Quattrocento a oggi.

C’è attenzione al mondo dell’arte

«Con le edizioni 2025 di Ifa e Baf – sottolinea Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg - si è rinnovata una formula di successo che è apprezzata sia dai collezionisti più storici sia dagli appassionati più recenti e da un pubblico più generalista che, proprio grazie a mostre come le nostre, si sta avvicinando con sempre maggior interesse (anche in tema di acquisti e investimenti) al mondo dell’arte. I dati in crescita riguardanti il numero di Gallerie e i visitatori, al pari degli apprezzamenti raccolti, sono per noi il premio più bello per il lavoro fatto e ci consentono di dare il nostro contributo in chiave economica, all’offerta culturale di Bergamo e alla promozione del nostro territorio anche in chiave turistica».

«Ifa è una rassegna di capolavori di arte di alto antiquariato, esposta a Bergamo da prestigiose gallerie da tutt’Italia – aggiunge Carlo Conte, project manager per Promoberg delle due mostre -, e la qualità della gran parte delle opere esposte è a livello museale. Le nostre due mostre mercato danno la grande opportunità di apprezzare opere molto variegate nello stile e nelle epoche, ma anche di acquistare i lavori esposti, ed è questo un tratto che distingue Ifa dalla visita in un museo». «Con Ifa e Baf – sottolinea quindi Sergio Radici, storico promotore dell’arte a 360 gradi e curatore dei tanti eventi collaterali che, anche quest’anno, hanno nobilitato ulteriormente le due mostre - la Fiera di Bergamo è da anni un consolidato e apprezzato luogo di riferimento per collezionisti e appassionati di arte. Quest’anno ci siamo confrontati con molti esperti e artisti, trattando temi di grande attualità che hanno spaziato dai periodi più storici a quelli che ci proiettano in un futuro digitale che coinvolge anche il mondo dell’arte e le sue istituzioni».

«Quest’anno anche a Ifa – conclude Armando Fusi, curatore dell’area espositiva di Italian Fine Art – si sono aggiunti nuovi espositori che, oltre ad accordarci la loro fiducia, hanno messo in mostra opere che più delle scorse edizioni hanno consentito al pubblico di avvicinarsi sia ad autentici capolavori, sia a oggetti e opere più accessibili, ma non per questo meno importanti per arricchire le proprie abitazioni di tanta bellezza e storia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA