Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 01 Ottobre 2019
Al via i concerti al Creberg Teatro
Si parte con Fiorella Mannoia
Il via il 22 ottobre con «Personale Tour». E il 25 arrivano le «Ballate per uomini e bestie» di Capossela.
La stagione dei concerti al Creberg Teatro parte col botto: tre appuntamenti messi in fila che annunciano un cartellone di tutto rispetto. Il 22 ottobre si comincia dal «Personale Tour» di Fiorella Mannoia, il 23 e il 24 ottobre tocca a «L’altra metà Tour» di Francesco Renga, il 25 ottobre arrivano a teatro le «Ballate per uomini e bestie» di Vinicio Capossela. Dalla canzone d’autore al pop e ritorno.
La cantante e autrice romana ha un nuovo album da illustrare dal vivo e un singolo , «Il peso del coraggio», che invita a mettersi in gioco, a cambiare il mondo, a ricominciare. La canzone dà continuità a quella stagione d’impegno che Fiorella in vero non ha mai abbandonato, anche se qualche volta l’ha un po’ nascosta sottotraccia. Renga dal canto suo affronta un tour lungo di cinquanta e passa date, mettendo in scena la narrazione dell’altra metà della sua carriera, iniziata dall’album «Tempo reale». Dal vivo, lui che ha una vocalità di indubbio fascino, ha strutturato il concerto in modo da mettere in scena i suoi diversi registri di canto, da quello più «disteso» e classico, a quello più moderno e pop dell’ultima ora.
Quanto a Capossela, non è altro che unico. La sua ricerca, stavolta «medioevale», muove alle radici di una tradizione che viene sviscerata con senso umano e al tempo spirituale. Vinicio non è un filologo, né un revivalista perduto nel folklore acido della terra, ma è uno straordinario scrittore di canzoni, curioso dei generi, dal blues, al rebetiko, alla musica antica, capace di accostare tante suggestioni nei pochi minuti di una canzone.
Il programma musicale al Creberg continua il 30 novembre con una piece di teatro canzone, «Il grigio» di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, con Elio (Stefano Belisari) protagonista e Paolo Silvestri arrangiatore. La regia è di Giorgio Gallione, la produzione è del Teatro Nazionale di Genova.
Accompagnato da una decina di canzoni, il testo racconta la storia di un uomo che si allontana da tutto e da tutti, afflitto più da problemi personali che sociali. Cerca la solitudine in campagna, ma trova «il grigio» un topo, l’elemento scatenante di paure e inevitabili flussi di coscienza.
Si torna al pop con Nek, il 10 dicembre. Dopo il concerto evento all’Arena di Verona, Filippo Neviani è partito in tour per regalare ai tanti fan la versione live dell’ultimo disco «Il mio gioco preferito», parte prima. Nek, da poco conduttore radiofonico di «Alza la radio», continua sulla sua strada fatta di pop-rock, stavolta meno elettronico, più schietto e suonato. Altro suono hanno le canzoni di Niccolò Fabi che si esibisce a Bergamo il 29 gennaio prossimo. L’11 ottobre esce il nuovo album «Tradizione e tradimento», «Io sono l’altro» è il primo singolo estratto dal disco. Sui personali profili Social, il cantautore romano ha descritto così il suo ritorno live nei teatri italiani: «Si potrebbe considerare una specie di appuntamento al buio». Nuove e vecchie canzoni l’accompagnano di certo. Il 20 febbraio torna in città Angelo Branduardi, a pochi mesi dalla pubblicazione dell’ultimo album «Il cammino dell’anima» ispirato alla musica e ai testi della mistica tedesca Hildergard von Bingen, dottore della Chiesa. Il concerto verterà in buona parte sul materiale dell’album, una sorta di suite, ma in scaletta non mancheranno le tracce fondamentali del percorso artistico del cantautore e musicista di Cuggiono.
A marzo, il 5 per la precisione, Massimo Ranieri propone al suo pubblico la versione riveduta e corretta del suo spettacolo culto «Sogno e son desto 500 volte»: un altro viaggio tra canzoni intramontabili, sketch divertenti e racconti inediti. Tutto si concentra in uno show leggero, sofisticato e travolgente, che il cantante attore napoletano domina con istrionica personalità. Strada facendo non è detto che si aggiungano altri concerti importanti, magari nel «dopo Sanremo».
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