La rivoluzione che arriva dalla montagna al centro di «Onore e Cultura»

FESTIVAL. Quattro incontri dall’8 all’11 agosto dedicati al tema delle tradizioni e dei cambiamenti. Si tratterà dell’emigrazione, dei valori della cultura locale e della musica capace di attraversare i confini.

Si terrà dall’8 all’11 agosto la quarta edizione del Festival Onore e Cultura, quest’anno dedicata al tema «Tradizioni e rivoluzioni». Organizzata e promossa dal Comune di Onore in collaborazione con Promoserio, l’edizione 2024 si svolgerà secondo il consueto calendario di quattro appuntamenti serali che, grazie alla presenza di numerosi ospiti tra intellettuali, esperti di letteratura, arte e storia contemporanea, approfondiranno il tema portante delle tradizioni e rivoluzioni.

«Una visione inaspettata»

“La quarta edizione del festival Onore e Cultura affronterà un tema particolarmente complesso e affascinante. Verranno esplorate le Tradizioni e le Rivoluzioni del nostro Paese da prospettive uniche e tematiche peculiari – spiega Ettore Schiavi, sindaco di Onore-. La serata inaugurale sarà dedicata al complesso tema dei flussi di valle, con un viaggio che partirà dal periodo medievale fino ad arrivare a Erasmus e all’attuale problema viabilistico. La seconda serata offrirà una visione inaspettata della montagna mentre la terza ci porterà nel cuore delle principali rivoluzioni della nostra storia contemporanea. Infine, viaggeremo attraverso le rivoluzioni e le tradizioni musicali, dalla missa solemnis al concerto rock. Il Festival si conferma un appuntamento imperdibile per il nostro territorio: l’organizzazione stabile e collaudata e il coordinamento del professor Marco Cimmino garantiscono un festival di qualità e intrattenimento. Le serate saranno introdotte, come di consueto, da un’interpretazione del Teatro Minimo, e il service sarà gestito da 9.2. Il tutto è reso possibile grazie a un finanziamento legato al Pnrr, ottenuto dalla nostra amministrazione tramite il Bando Borghi del Ministero della Cultura».

Modernità e passato

“Il Festival Onore e Cultura rappresenta ormai un appuntamento tradizionale del calendario estivo della Val Seriana e giunto alla sua quarta edizione continua con la sua missione originaria: dimostrare che è possibile fare cultura anche in un piccolo paese di montagna, lontano dalla città e dai centri cittadini», dichiara Michele Schiavi, Consigliere regionale. Ogni appuntamento sarà coordinato e moderato dal coordinatore scientifico del Festival, il professore Marco Cimmino, che spiega: «È del tutto naturale che un’iniziativa come il nostro festival, dopo aver assistito ad una crescita costante nel favore del pubblico e nell’attenzione da esso suscitata nel, per la verità non proprio vivacissimo, panorama culturale bergamasco, nutra qualche ambizione in più ed imponga la volontà di crescere anche da un punto di vista progettuale. Per questo, abbiamo pensato di dedicare l’edizione di Onore 2024 a un tema non più monografico ma, per così dire, contrastivo: in altre parole, abbiamo scelto di sottolineare la convivenza, nel mondo dell’alta valle, di modernità e passato, di innovazione e tradizione». Quello che, secondo gli organizzatori, è oggi lo stigma della montagna, inteso nel modo più attuale e positivo: il rinnovamento senza rinunciare alle prerogative che hanno reso questo territorio tanto unico e attraente.

Patrimonio storico e artistico

“Rendere solide le nostre tradizioni è forse la più grande rivoluzione culturale che si possa compiere in questo tempo. Per questo mi complimento con gli organizzatori per il tema scelto nella presente edizione. Eventi di questo tipo, che vedono la partecipazione di illustri ospiti tra intellettuali ed esperti di letteratura, arte e storia contemporanea, consentono di mettere in luce il valore culturale anche dei piccoli borghi lombardi, veri c ustodi delle tradizioni e delle identità locali. Onore da anni esprime quella volontà di promuovere e valorizzare esperienze artistiche di grande rilievo. Il focus di quest’anno, il binomio tra tradizioni e rivoluzioni in ambito culturale, è sicuramente molto indicativo di ciò che questo Festival vuole rappresentare: due aspetti che possono coesistere in un connubio affascinante, dando vita a iniziative che celebrano il patrimonio storico, artistico e letterario non solo della provincia di Bergamo, ma anche di tutta la nostra splendida Lombardia, esaltando e valorizzandone la sua unica identità”, sottolinea Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia.

Gli appuntamenti e i temi

Il programma prevede: giovedì 8 agosto alle 21 l’incontro «Flussi di valle: dall’emigrazione a Erasmus» con il professor Cimmino, il consigliere regionale Michele Schiavi e un rappresentante dell’Università degli Studi di Bergamo. Venerdì 9 agosto alle 21, «La montagna che non ti aspetti»: un incontro con il giornalista e scrittore Augusto Grandi. Sabato 10 agosto alle 21, «Due secoli l’un contro l’altro armato», una serata con il giornalista e scrittore Gabriele Marconi. Domenica 11 agosto, sempre alle 21, «Angeli e diavoli: dalla missa solemnis al concerto rock» con Bernardino Zappa, insegnante e giornalista.

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