La musica dei Pink Floyd per i 50 anni del rifugio Curò

VALBONDIONE. La struttura venne ricostruita dal Cai nel 1971. L’anniversario è stato celebrato con un’esibizione in quota dei Sushi Cornucopia: è stato eseguito l’album The dark side of the moon, pubblicato mezzo secolo fa.

Cinquant’anni e non dimostrarli. È questa l’età del rifugio Curò (nel territorio di Valbondione), una delle più grandi strutture che il Cai di Bergamo può vantare sul nostro territorio. La sua edificazione in realtà ha origini ben più remote (risalenti addirittura al 1886) ma nel 1971 lo stesso Cai decise di costruire nelle sue vicinanze un nuovo edificio. Due anni dopo si tenne l’inaugurazione e, domenica 24 settembre, i rifugisti Fabio Arizzi e Angelo Ghilardini hanno deciso di festeggiarne i cinquant’anni con la musica dei Sushi Cornucopia, cover band dell’alta Val Seriana.

Un omaggio sonoro

«Siamo molto grati a Fabio ed Angelo – dice Alberto Bigoni- di averci coinvolti nell’organizzazione di questo prestigioso evento. Per noi non si tratta di un’esperienza nuova perché nel 2019 ci eravamo già esibiti qua; ricorrevano infatti i quarant’anni dell’uscita dell’album “The wall” dei Pink Floyd ed abbiamo pensato che fosse giusto rendere loro omaggio al cospetto del muro più grande della bergamasca, ossia quello della diga del Barbellino. Per questo anniversario non potevamo che affidarci a un altro disco, sempre dei Pink Floyd, che compie, guarda caso, cinquant’anni, ossia The dark side of the moon».

Formazione e arrangiamenti

Oltre a Bigoni al basso la band dei Sushi Cornucopia vede Giorgio Sala alla chitarra e cori, Alberto Gritti alla batteria, Mauro Ghilardini alla voce e Francesco Maffeis alle tastiere e cori.«Oggi - dice ancora Bigoni- è stata una giornata bellissima, sia dal punto di vista meteo sia come riscontro gratificante da parte degli escursionisti. Abbiamo eseguito la riproduzione integrale del disco aggiungendo alcuni brani di “The wall”. Alcune opere le abbiamo riarrangiate, una scelta “azzardata” per dare un minimo di personalizzazione, ma senza dimenticare lo spessore artistico di questi capolavori. Rivolgiamo infine un plauso sincero a Francesco che ha curato la programmazione dei synth in modo tale di poter eseguire dal vivo il brano On the run». Il concerto al Curò è stato comunque una gustosa anteprima poiché ha anticipato quelli in programma a Clusone nelle giornate del 15, 16, 17 dicembre.

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