Ispi, la migliore finestra sul mondo
L’Istituto di politica parla bergamasco

L’Istituto per gli studi di politica internazionale si conferma al primo posto tra i think tank italiani. I bergamaschi Paolo Magri e Francesco Rocchetti: in Europa 11esimi, una vocazione internazionale riconosciuta

L’Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano, si conferma fra i più prestigiosi think tank internazionali di geopolitica. Un laboratorio che vede premiata la propria leadership in Italia e la crescita in Europa.

Nel ranking 2020 dell’Università di Pennsylvania, Ispi ha infatti confermato il primo posto tra 153 think tank italiani ed è stato designato Centro di eccellenza globale in una delle categorie del ranking assieme agli americani Brookings, Peterson, Csis, Rand, Heritage e Wilson; a Fgv (Brasile) e a Human rights watch (Uk).

In particolare è 11° fra i 141 migliori think tank europei (+ 4 posizioni rispetto al 2019, + 21 nel quinquennio), 23° nella categoria Top think tank globali (+ 6 rispetto al 2019, + 53 posizioni nel quinquennio) e terzo nella sezione «Best Think Tank Conference 2020» per la sesta edizione di Rome Med.

A contribuire al successo dell’Istituto è stata in modo particolare l’organizzazione di Med, i Dialoghi mediterranei promossi dal 2015 in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che hanno portato a Roma più di 150 capi di Stato, ministri da più di 70 Paesi e oltre 250 speaker.

Forte di una storia lunga 87 anni e dell’eccellenza dei propri esperti che lo hanno reso uno strumento indispensabile per capire come va il mondo, l’Istituto – nelle parole del presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dell’Ispi Forum nel 2019 – esorta e contribuisce «a mantenere aperti gli orizzonti della riflessione nel nostro Paese e questa è un’opera preziosa non solo per l’Italia».

Presidente dell’Ispi è l’ambasciatore Giampiero Massolo, vice presidente esecutivo Paolo Magri (che è anche docente di Relazioni internazionali alla Bocconi), vice presidenti Franco Bruni e Carlo Secchi, segretario generale Francesco Rocchetti.

C’è un’impronta della nostra terra, perché Magri e Rocchetti sono bergamaschi e delle oltre 90 aziende e istituzioni associate fanno parte anche Brembo, Italmobiliare e Tenaris.

«Il ranking – spiega Paolo Magri – conferma anno dopo anno la proiezione internazionale dell’Istituto, una proiezione accelerata dalla Conferenza sul Mediterraneo — Rome Med — ormai alla sua settima edizione e quest’anno dal ruolo che Ispi avrà come coordinatore nazionale del T20, che coinvolgerà centinaia di Centri di ricerca del mondo per produrre idee per il G20 italiano. Abbiamo sempre accompagnato questa vocazione internazionale con un forte radicamento italiano: fra i giovani con la School, con le istituzioni e le imprese con i nostri eventi, rapporti e briefing. C’è poi il mio legame speciale con Bergamo e con le sue istituzioni certamente facilitata dalla provenienza orobica mia e del segretario generale, una posizione introdotta lo scorso anno per rafforzare ulteriormente la capacità d’innovazione di Ispi con un giovane manager che, dopo la laurea in Scienze politiche a Sciences Po, ha fatto esperienze al Parlamento europeo e all’Ocse a Parigi».

Un lavoro, quello dell’Istituto di Milano, via via cresciuto in questi ultimi anni, condotto da più di cento analisti e diffuso in mille pubblicazioni l’anno, inclusa una newsletter giornaliera.

Il risultato è una finestra aperta sul mondo che, nell’intervenire sull’immediatezza della cronaca, approfondisce, indaga cause e illustra prospettive dei principali avvenimenti. Un approccio dal versante interdisciplinare che coinvolge specialisti, anche non accademici, in studi economici e politico-strategici con particolare attenzione al ruolo dell’Italia nel contesto globale.

C’è anche Ispi School (Scuola di formazione con oltre 100 corsi l’anno e 3000 studenti) mentre l’esplorazione analitica si sviluppa attraverso 15 tra Osservatori e programmi di ricerca: Asia, Cybersecurity, Europa e Global Governance, Geoeconomia, Medio Oriente e Nord Africa, Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale, Russia Caucaso e Asia Centrale, Infrastrutture, Africa, America Latina, Global Cities, Migrazioni, Relazioni Transatlantiche, Religioni e Relazioni Internazionali, Sicurezza Energetica.

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