Incroci d’arte antichi e moderni

IN FIERA. Si inaugura venerdì 10 gennaio l’appuntamento con le mostre mercato Baf e Ifa. Lenarduzzi: «Una manifestazione a misura d’uomo». Radici: «Un luogo condiviso per esplorare cultura». Patelli: «Centinaia di opere dal ’400 ad oggi».

Da oggi al 19 gennaio Bergamo apre il calendario 2025 delle fiere d’arte in Italia, con Baf- Bergamo Arte Fiera, dedicata all’arte moderna e contemporanea, e Ifa-Italian Fine Art, focalizzata sull’arte antica e l’alto antiquariato. I due appuntamenti, che inaugurano anche la nuova programmazione firmata Promoberg in Fiera Bergamo, prendono il via oggi, con le due manifestazioni visitabili in contemporanea fino a domenica 12 gennaio; poi, fino a domenica 19, i riflettori resteranno accesi solo su Ifa.

Le nuove edizioni sono state presentate in Fiera Bergamo, con gli interventi di Luciano Patelli e Davide Lenarduzzi, rispettivamente Presidente e Ad di Promoberg, e di Sergio Radici, curatore degli eventi collaterali, con la presenza Carlo Conte, project manager delle due mostre. Il nostro rapido tour in anteprima tra gli stand ancora in allestimento non ha potuto fare a meno di notare, posato in un angolo della sezione Baf, un vecchio bagaglio che esibisce la scritta «Questa valigia contiene il segreto per fare soldi con l’arte». In uno spazio dedicato di Ifa, invece, ben due bozzetti per la grande pala della chiesa di Ranica spiccano nella reunion di una serie di opere di un grande dimenticato del nostro Ottocento, Francesco Coghetti.

Due presenze «curiose», che in fondo ben rappresentano le due anime della manifestazione bergamasca: una fiera che, per sua natura, non può fare a meno di misurarsi con il mercato, ma che è tenace nel non recidere l’addentellato con il territorio. «Una manifestazione a misura d’uomo, – la definisce non a caso Lenarduzzi – dove la dimensione contenuta consente di lavorare in termini di qualità e di offerta al visitatore di un percorso accogliente, in cui stare bene».

Ticket unico

Questa è certamente una delle ragioni per le quali Baf e Ifa attirano le attenzioni non solo di addetti ai lavori e collezionisti, ma anche di semplici appassionati, famiglie e irriducibili curiosi (all’insegna dell’accessibilità, infatti, Promoberg ha confermato anche quest’anno il ticket unico di 10 euro per l’ingresso a entrambe le manifestazioni, così come la riduzione per gli over 65 e la gratuità per gli under 12). Un percorso piacevole, dunque, anche per chi non ha dimestichezza con «assets», «flessioni del mercato» e «giri d’affari» milionari (anzi miliardari) del mercato artistico globale.

«Ogni anno lavoriamo per fare in modo che Ifa e Baf non siano solo delle pur bellissime mostre-mercato, dove collezionisti ed esperti possono incontrare opere e artisti grazie alle tante gallerie che credono in questo progetto, ma anche un luogo condiviso nel quale conoscere, esplorare e “formare” la propria cultura sul mondo dell’arte» spiega Radici.

A ciò si aggiunge la cifra che contraddistingue l’evento fieristico bergamasco da tempi insospettabili (siamo alla ventesima edizione), ossia l’accostamento, praticamente senza soluzione di continuità, tra arte antica, moderna e contemporanea, come rivendica Radici con l’entusiasmo che lo contraddistingue: «Ogni anno lavoriamo per fare in modo che Ifa e Baf non siano solo delle pur bellissime mostre-mercato, dove collezionisti ed esperti possono incontrare opere e artisti grazie alle tante gallerie che credono in questo progetto, ma anche un luogo condiviso nel quale conoscere, esplorare e “formare” la propria cultura sul mondo dell’arte». Una scelta premiante a giudicare dai numeri in crescita, come sottolineato da Patelli: «A questa edizione partecipano 181 espositori, 84 per Baf e 97 per Ifa, con un aumento del 6,5% rispetto allo scorso anno. Ognuno con il proprio sguardo e attraverso centinaia di opere, presentano circa 600 anni di storia dell’arte, dal Quattrocento a oggi». Una rapida scorsa all’elenco degli espositori conferma la presenza di gallerie da tutto il Paese.

Quanto alle realtà bergamasche, benchè sia ormai finito il tempo delle nostre «grandi» gallerie storiche, che negli anni hanno chiuso i battenti o si sono trasferite in piazze più cosmopolite, si registra la partecipazione di un nutrito drappello composto dalle fedelissime, che partecipano alle manifestazioni sin dalle prime edizioni, e da giovani realtà che arrivano non solo dalla città ma anche dal territorio.

Selezione e autenticità

Due le novità promesse per l’edizione 2025: una maggiore selettività per Baf nello scegliere il parterre delle gallerie e la garanzia di un più efficace controllo sull’autenticità delle opere proposte a Ifa grazie all’introduzione di un Vetting Committee in collaborazione con Federazione Italiana Mercanti d’Arte. Sul fronte dei partner, Banco Bpm e Intesa San Paolo confermano il loro ruolo di main sponsor, e Mediobanca quest’anno ha scelto Baf e Ifa per un momento dedicato ai suoi clienti d’eccezione.

Tutte le informazioni e i dettagli sul ricco palinsesto di incontri, mostre e installazioni ambientali su www.italianfineart.eu e www.bergamoartefiera.it.

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