In Sala Piatti i virtuosi del violoncello

IL FESTIVAL. Dal 13 ottobre al 24 novembre 5 concerti e due appuntamenti a latere: il via domenica con Elide Sulsenti tra barocco e contemporaneo. Il 17 novembre incursione a teatro con parole e musica sulla «Divina Commedia».

Raggiunge la maggior età il Festival Violoncellistico internazionale Alfredo Piatti. Per la XVIII edizione la manifestazione organizzata dall’Associazione Alfredo Piatti propone un cartellone con cinque concerti e due appuntamenti a latere, a partire da domenica 13 ottobre - un concerto anteprima alle 16.30 - fino a domenica 24 novembre (sempre alle 16.30) in Sala Piatti.

Concerti a ingresso libero

La novità maggiore, forse anche perché il festival quest’anno è dedicato alla memoria di Antonio Meneses, presidente onorario della kermesse piattiana, è la decisa spinta verso la contemporaneità, pur senza dimenticare le radici che danno il nome al festival. Non meno importante è anche la novità che quest’anno i concerti sono tutti a ingresso libero, salvo esaurimento dei posti disponibili.

La direzione artistica, firmata a quattro mani dai fratelli Andrea e Ljuba Bergamelli, da un lato conferma il criterio che ha segnato le ultime edizioni e in fondo gran parte della storia della manifestazione: proporre maestri di fama internazionale e affiancarli a giovani talenti che promettono di percorrere brillantemente una carriera di spessore.

Il programma del Festival

«Il cartellone spazia come sempre dal barocco al contemporaneo sin dal primo appuntamento del 13 ottobre - spiegano i fratelli Bergamelli -. La giovane violoncellista sarda Elide Sulsenti (classe 1999) con il programma “Variazioni sulla modestia” prende spunto dal “Capriccio sopra un tema della Niobe” di Alfredo Piatti per inanellare una serie di “riflessioni contro la superbia”, l’hybris greca che già muoveva le trame dell’antica mitologia e che vediamo spesso insinuarsi con facilità anche nel mondo odierno».

Il concerto sarà nel segno della Suite n.1 di J. S. Bach, ma si muoverà tra le sonorità contemporanee di Salvatore Sciarrino (1947), dello statunitense Michael Edward Edgerton (1961) con «Elonei Mamre» (2019) e della cagliaritana Gaia Aloisi (1995, «Du aber bist der Baum», 2022).

Domenica 3 novembre (Sala Piatti, sempre alle 16.30) tiene banco il barocco con il Duo Plaquette formato dalla violoncellista francese Hermine Horiot e dal tiorbista italiano Giovanni Bellini. Il titolo dell’appuntamento «Consobrinae» si riferisce proprio alle due nazioni «cugine» Italia e Francia, di cui verranno proposte delle pagine di raro ascolto del repertorio sei-settecentesco, da Alessandro Scarlatti a Obert de Viséé, da Nicola Francesco Haym a François Couperin.

Il 10 novembre la ribalta di Sala Piatti sarà per l’eclettico virtuoso e polimorfo Eric-Maria Couturier, violoncellista dell’Ensemble Intercontemporain (dal 2002) e docente nei due principali conservatori superiori francesi di Parigi e Lione. Per la prima volta nella nostra città presenterà un programma sull’improvvisazione per violoncello a partire dai Capricci di Alfredo Piatti. Éric-Maria Couturier ha lavorato con i più grandi direttori d’orchestra, tra cui Pierre Boulez, Wolfgang Sawallisch, Georg Solti, Carlo-Maria Giulini, esibendosi come solista nei concerti per violoncello di Haydn, Dvořák. Affascinato dall’insegnamento basato sull’improvvisazione e sulla scoperta di nuove tecniche, ha creato «Les Ateliers du violoncelle» con Noémie Boutin e Vincent Courtois, con i quali si esibisce regolarmente in duo.

Altro inedito è il concerto di domenica 17 novembre (sempre alla Piatti alle 16.30) perché il Festival Piatti «farà un’incursione nel teatro», spiegano i due direttori artistici. La voce di Chiara Guidi si unisce al violoncello di Francesco Guerri per gli «Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante». «Le parole di Dante suonano - dicono i protagonisti - ancora prima di farsi capire. Non hanno bisogno del suono della voce, né, tantomeno, di un violoncello. Ogni suono che le accompagna è perdente, perché sui versi di Dante non si possono scrivere partiture. Eppure tra la voce e Dante si crea, sempre, uno spazio. Lì, allora, abbiamo deciso di fare esercizio per mettere alla prova il violoncello e la voce umana. Per trasformarli».

Il concerto conclusivo, in programma domenica 24 novembre, sarà dedicato al «violoncello romantico», tra Piatti, le Sonate di Grieg e Mendelssohn, protagonista il duo di solida esperienza internazionale formato da Luca Colardo (violoncello) e Sandra Conte (pianoforte).

Gli eventi collaterali

Due gli eventi collaterali: uno è la mostra organizzata e curata dalla biblioteca civica Angelo Mai - «Il violoncellista Alfredo Piatti nella temperie musicale dell’Ottocento: l’interprete, il compositore, il collezionista» - visitabile presso Casa Suardi dall’8 al 23 novembre - l’altro è il convegno «The Romantic Cello» (22 e 23 novembre in Sala Locatelli, in via Arena ) organizzato in collaborazione con il Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini di Lucca e Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, di Venezia. Per ulteriori informazioni: www.alfredopiatti.it.

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