In 400 mila per i giganti della Scienza

IL BILANCIO. Oltre 82mila dal vivo e 326mila online le persone che hanno seguito BergamoScienza, gettonatissimi anche i laboratori e «La Scuola in Piazza».

La XXII edizione del festival di divulgazione scientifica BergamoScienza si conclude con un bilancio eccezionale in termini di partecipazione . In totale, sono state 408.991 le persone che hanno seguito la manifestazione, di cui 82.828 dal vivo e 326.163 online, in collegamento da tutta Italia.

Un successo anche l’attenzione riservata alle giovani generazioni. Bambini e bambine, ragazze e ragazzi, come da tradizione, hanno infatti affollato il Sentierone nel corso de «La Scuola in Piazza», la fiera scientifica on the road che si svolge nel corso del primo fine settimana del festival. All’iniziativa hanno partecipato ben 51 istituti scolastici di Bergamo e provincia e diverse realtà formative – il più alto numero di adesioni mai registrato nella storia del festival – e sono stati oltre 32.550 i visitatori che si sono lasciati incantare da esperimenti, giochi e quiz. Gettonatissimi anche gli oltre 150 laboratori (39.580 presenze) che hanno spesso registrato liste d’attesa.

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Il palco del festival ha ospitato 66 relatori - tra cui tre premi Nobel - in 28 conferenze, tutte tradotte in Lis, e seguite in totale da 333.683 persone

Sono state 70 le scuole protagoniste della XXII edizione del festival, in incremento rispetto alle 66 dello scorso anno, che hanno coinvolto attivamente 675 docenti e 4.707 studenti e studentesse.

Un contributo fondamentale alla buona riuscita della manifestazione è stato dato dai 54 volontari dell’Associazione, tra cui i ragazzi e le ragazze del gruppo WeScience. Al loro fianco: 108 volontari, in gran parte liceali e studenti universitari, e le volontarie e i volontari senior che hanno contribuito alla gestione del book shop e di alcuni laboratori.

«Anche quest’anno siamo riusciti a mettere in piazza lo spettacolo della scienza e non la scienza che fa spettacolo»

BergamoScienza, come ogni anno, ha raccolto le voci di scienziati e divulgatori di fama internazionale, offrendo a una platea di partecipanti un’occasione unica per comprendere, in maniera chiara e accessibile a tutti, i grandi temi scientifici della contemporaneità. Dalla medicina alla chimica, dalla storia alla psicologia, dall’astrofisica alle neuroscienze, passando per innovazione, tecnologia e sostenibilità: quest’anno il palco del festival ha ospitato 66 relatori - tra cui tre premi Nobel - in 28 conferenze, tutte tradotte in Lis, e seguite in totale da 333.683 persone (7.520 in presenza e 326.163 in streaming).

«Partecipazione straordinaria»

«Siamo molto soddisfatti di come il festival sia andato quest’anno – commenta Gianvito Martino, presidente dell’Associazione BergamoScienza – Abbiamo registrato una partecipazione di pubblico straordinaria, migliaia di persone hanno seguito con interesse le nostre conferenze, preso parte ai laboratori e agli spettacoli per comprendere meglio la scienza e le sfide che ci attendono. Ma soprattutto abbiamo visto volti felici e soddisfatti, come quelli dei numerosissimi ragazzi e docenti impegnati in questa edizione. Tra i relatori di fama internazionale che si sono avvicendati negli oltre 200 eventi anche tre premi Nobel, che ci hanno dedicato il loro tempo spiegandoci quali sono le nuove frontiere della ricerca, soprattutto in campo medico. Anche quest’anno siamo riusciti a mettere in piazza lo spettacolo della scienza e non la scienza che fa spettacolo – conclude Gianvito Martino - Il nostro piccolo festival è nato pensando in grande, e nel tempo grande lo è diventato davvero».

Il tema delle «Intelligenze»

Nel corso di diciassette giornate, il festival ha condotto il pubblico in un viaggio alla scoperta delle Intelligenze. Da quella umana a quella artificiale, dalla logica che sottesa all’evoluzione dei sistemi biologici a quella della complessità dell’universo. Tantissimi i temi affrontati nelle tre settimane della manifestazione, alcuni dei quali rappresentano veri e propri punti cardine del dibattito scientifico internazionale: i premi Nobel per la Medicina Craig Mello e Drew Weissman hanno rispettivamente analizzato il ruolo fondamentale svolto dalla molecola di RNA nel controllo del flusso delle informazioni genetiche, e i nuovi sviluppi delle terapie a base mRNA, indispensabili per curare un numero crescente di patologie; la premio Nobel per la Chimica Frances Arnold ha raccontato di un protocollo per lo sviluppo di nuovi enzimi, una scoperta che sta rivoluzionando il mondo della bioingegneria.

E ancora: del futuro delle esplorazioni spaziali e della salute degli astronauti in orbita ha parlato la scienziata dell’Esa Angelique Van Ombergen; il microbiologo Stewart Cole ha illustrato una delle problematiche più urgenti a livello globale, quella della resistenza agli antibiotici; seguitissima anche la conferenza della psicologa di fama mondiale Elizabeth Loftus, che ha spiegato cosa sono i «falsi ricordi», come si formano e si manipolano, e cosa ci dicono sui meccanismi di funzionamento della nostra memoria.

Come ogni anno, non è mancato l’intrattenimento intelligente con 17 appuntamenti che tra spettacoli, concerti e proiezioni per grandi e piccoli (3.178 le presenze).

Nei prossimi giorni la maggior parte delle conferenze della XXII edizione di BergamoScienza sarà visibile sul canale YouTube del festival.

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