Il segreto della felicità? Si impara in compagnia dei nonni

I LIBRI. Cos’è la felicità? «Bere il tè nelle giornate di sole come questa, e ogni volta che tu passi a trovarmi in questa casa vuota».

Nel romanzo «Ho fatto di nuovo quel sogno» (HarperCollins) di Yoru Sumino, Nanoka, una ragazzina troppo sola, lo impara da chi «ha vissuto più a lungo». Trova una «nonnina» adottiva e altre due vicine che le offrono consigli e ispirazione, tanto che una volta cresciuta continua a sognarle, sul confine tra realtà e fantasia. Sono le sue «maestre di vita», l’aiutano a scoprire che «la felicità non era qualcosa che ti veniva affidata dall’esterno, nasceva dall’interno. La sceglievi e la creavi con le tue mani».

I nonni sono il motore del cambiamento per Ellie, protagonista di «A ruota libera» (AncoraWow) di Jamie Summer. Una ragazzina «tosta» che deve fare i conti con una paralisi cerebrale che le ha tolto la possibilità di camminare, mentre il nonno affronta l’Alzheimer: dall’incontro di due fragilità nasce una forza nuova, la capacità di stare vicini e salvarsi a vicenda, trovando opportunità nascoste nelle pieghe del destino. Ellie segue la sua inclinazione per la cucina e trova mille motivi per sorridere perché a volte, come dice il nonno, «il programma migliore è quello che non hai fatto tu».

Nel delicatissimo «Signor Salsiccia» (Bompiani) di Flavio Soriga, infine, sono i nonni ad aiutare Nora a prendersi cura di un riccio trovato in giardino, che ha bisogno di essere nutrito e accudito. Una storia allegra che parla di legami familiari, giardini, animali selvatici e cambiamento climatico, ma con uno sguardo speciale, un po’ incantato, perché, come precisa l’autore, «è stata scritta per le bambine e i bambini. I grandi non dovrebbero leggerla».

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