Il rock urbano di Sam Fender plana su ChorusLife Arena

MUSICA LIVE. Il concerto del 13 marzo sarà l’unica data italiana del suo tour. Due dischi all’attivo e palchi condivisi con Springsteen e Bob Dylan.

Qualcosa per cominciare. È fissato per il 13 marzo il primo concerto di vaglia internazionale alla nuovissima ChorusLife Arena di Bergamo (all’interno del maxi progetto di rigenerazione urbana nell’area dell’ex Ote, che si inaugura il 21 novembre). Protagonista il cantautore britannico Sam Fender. Il suo «People Watching Tour 2025» fa tappa da noi per l’unica data italiana. I fan dell’artista potranno assicurarsi i biglietti in anteprima a partire dalle 11 di martedì 22 ottobre pre-ordinando il prossimo album dell’artista. Per chi lo segue su Spotify, è prevista una prevendita speciale dalle 10 di giovedì, mentre dal 25 ottobre i biglietti saranno acquistabili su Ticketone e Ticketmaster.

Il suo «People Watching Tour 2025» fa tappa da noi per l’unica data italiana. I fan dell’artista potranno assicurarsi i biglietti in anteprima a partire dalle 11 di martedì 22 ottobre pre-ordinando il prossimo album dell’artista

La carriera

Si tratta di un artista che ha un paio di dischi all’attivo, ma è riconosciuto da molti per il suo valore artistico. Il soggetto è giovane e al tempo particolare se si pensa che è poco incline ai social e per dar respiro alla sua carriera ha preferito affrontare la buona vecchia gavetta. Ha suonato e risuonato ed è cresciuto di esibizione in esibizione. Prima nel Regno Unito, a casa, e poi in giro per il mondo, aprendo anche qualche concerto di Bruce Springsteen e della sua E Street Band. All’inizio salutato da una ristretta cerchia di fan, poi seguito da un pubblico che nel tempo è cresciuto. Sam ha frequentato a lungo i pub della sua terra per poi passare ad un seguito maggiore. Ancor giovane guarda verso l’America, impara ad apprezzare il Boss grazie al fratello maggiore Liam, grande appassionato del rock urbano d’America e di Bruce. Anche il padre è un cantautore, dunque Sam è figlio d’arte a tutti gli effetti. Classe 1994, inglese del nord est, comincia a suonare la chitarra a dieci anni. Le prime canzoni le compone a quattordici anni. Il talent scout Owain Davies lo nota nel 2013 durante l’esibizione in un pub. La vita di Sam Fender è pronta a cambiare, ma un problema di salute lo ferma per qualche tempo. Nel 2017 però Sam debutta con il singolo «Play God» e viene subito riconosciuto dalla critica. E’ considerato un artista promettente, capace di una scrittura intrigante. Fender andrà avanti su quella strada, continuando a licenziare singoli di un certo successo. L’Ep d’esordio s’intitola «Dead Boys», la carriera continua con altri successi e altrettanti riconoscimenti. Il primo album «Hypersonic Missiles» raggiunge la vetta della classifica britannica. Stessa sorte toccherà al secondo lavoro uscito nel 2021. S’intitola «Seventeen Going Under» ed è un buon esempio di rock alternativo, d’impianto cantautorale.

Da Springsteen a Dylan

Nel 2023 Sam ha aperto i due concerti che Springsteen ha tenuto in Italia, a Ferrara e Roma. Stile chitarristico d’effetto, testi a tratti taglienti, Sam Fender indubbiamente da il fatto suo. Scrive canzoni con cognizione di causa, e oggi finalmente si gode un successo che è indubbiamente meritato, sebbene non ancora dilagante. Nel 2020 il cantautore ha inaugurato il concerto di Hyde Park di Bob Dylan e Neil Young e questo in fondo la dice lunga sulle qualità che gli vengono riconosciute. Sam però è a Springsteen che continua ad ispirarsi, dando vita ad un rock che spesso mette al centro storie di derelitti e randagi.

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