Il primo amore, le speranze e i sogni tra le mura della città

LA RECENSIONE. Pubblicato nel 2023 e ora tradotto in italiano da Antonietta Pastore per Einaudi, «La città e le sue mura incerte» di Haruki Murakami segna una sorta di ritorno alle origini del grande scrittore giapponese.

Un romanzo quasi d’amore, si potrebbe dire, che accoglie al suo interno i movimenti e le magie simboliche di tutta l’opera di Murakami, quasi una sintesi esplosa di quel mondo surreale eppure realissimo che contraddistingue da sempre la sua letteratura. La storia è il racconto di due ragazzi, 17 anni lui (voce narrante) e 16 lei.

La scoperta dei luoghi e della città - vivono lontani l’uno dall’altra - che passa attraverso il sentimento amoroso che ha da sempre la forza di una permeabilità gentile, capace di filtrare in modo nuovo e sensuale il tempo e l’ambiente, i luoghi e la loro storia

Un amore, il primo, fatto di passeggiate e racconti e di un rapporto inedito e virginale con il mondo naturale. La scoperta dei luoghi e della città - vivono lontani l’uno dall’altra - che passa attraverso il sentimento amoroso che ha da sempre la forza di una permeabilità gentile, capace di filtrare in modo nuovo e sensuale il tempo e l’ambiente, i luoghi e la loro storia. E sarà l’improvvisa scomparsa di lei a obbligare il giovane narratore a una ricerca fatta di indizi labili, ma di tracce sicure tutte da riprendere dalla loro storia, dalle loro passeggiate e soprattutto dalle loro lettere. In quelle lettere infatti lei racconta con precisione la sua città. E il libro, che assume anche un tono da genere noir, diviene anche un’analisi della vita in città e di cosa è oggi una città.

Murakami non delude e anzi conferma una voce originale capace di andare oltre la tradizione pur contenendola

Per certi versi con «La città e le sue mura incerte» e con questa forma di doppia narrazione, Haruki Murakami sembra ispirarsi o quanto meno avvicinarsi ai racconti de «Le città invisibili» di Italo Calvino. Nato come un racconto pubblicato in rivista nel 1980, «Le città e le sue mura incerte» si appresta a divenire uno dei più importanti romanzi di Murakami, un’opera densa e complessa, monumentale nella sua lunghezza (oltre cinquecento pagine), ma al tempo stesso minimale, levigata, composta in tre parti a loro volta suddivise in una settantina di capitolati brevi. Sintesi dell’arte narrativa di uno dei più grandi scrittori del nostro secolo, che regala ai suoi lettori la storia leggera di un amore adolescenziale che nella sua ingenuità e purezza contiene però tutti gli indizi possibili della vita futura. Murakami non delude e anzi conferma una voce originale capace di andare oltre la tradizione pur contenendola. Un libro che ragiona sia sullo scorrere del tempo sia su ciò che si è perso o abbandonato, un testo dolente e a tratti silenzioso, che merita una lettura lenta e meditativa. Un romanzo che lascia trasparire malinconia senza mai dichiararne il dolore.

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