
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 05 Marzo 2025
Il Cyrano di Teatro Caverna come un ponte tra mondi diversi
PRIMA. Il nuovo spettacolo, in scena dal 6 al 9 marzo, è riscrittura originale del lavoro di Rostand. Il progetto che lega teatro e disabilità è stato sviluppato in collaborazione con l’associazione I pellicani.
Debutta il 6 marzo alle 21 nello Spazio Caverna in via Tagliamento lo spettacolo «Cyrano / dell’amore imperfetto». La nuova pièce del Teatro Caverna: è una riscrittura originale, una satira sull’amore, sul sentirsi inadeguato a tutto ciò che è adeguato. «Questo progetto – afferma Damiano Grasselli, direttore artistico di Teatro Caverna - nasce con la collaborazione dell’Associazione I Pellicani con cui abbiamo sviluppato un progetto che risponde alle tante domande che ruotano attorno al mondo teatro e disabilità. Così, grazie ai bandi del Ministero della Cultura e Sottocasa di Fondazione Cariplo abbiamo creato un grande progetto».
La prima e il tour
Lo spettacolo andrà in scena fino a domenica 9 marzo per poi spostarsi nel resto d’Italia con una lunga tournée. «Lavoriamo con le peculiarità di ciascun ragazzo – continua Grasselli - non perdendo mai di vista che si tratta di persone. È fondamentale che tutti capiscano che si tratta di un progetto su cui abbiamo lavorato artisticamente con le caratteristiche dei ragazzi. Crediamo molto nella connessione teatro-disabilità».
L’ideale e la realtà delle cose
Ai quattro personaggi del libro di Rostand, Grasselli ne ha aggiunto un quarto chiamato «Amore». È lui a tirare i fili di Cyrano, Cristiano, De Guiche e Rossana in un fluire di pene e gioie d’amore. Lo spettacolo mette a confronto l’ideale con la realtà delle cose. Si indaga la possibilità che ciò che accade sia il nucleo vitale su cui possiamo realizzare i nostri desideri e che in una lotta continua, amare quel che accade sia il punto di svolta per trovare la propria dimensione nel mondo. Il viaggio di Cyrano comincia nei laboratori di Teatro Caverna, dove il teatro è un ponte tra mondi diversi ed è un’esperienza artistica anche per persone con disabilità. «Grazie al Teatro Caverna – afferma Loredana Piazzoli, Presidente dell’Associazione I Pellicani – i nostri ragazzi sono cresciuti superando la paura del palco, diventando dei professionisti». I tre professionisti che reciteranno al fianco di Viviana Magoni e Gianluca Stetur sono Andrea Miglietta, Leonardo Omizzolo e Sofia Togni.
Legame con la Francia
Dopo il debutto, Teatro Caverna ospiterà una residenza artistica di Crearc Grenoble in cui i pedagoghi e gli attori disabili francesi lavoreranno insieme ai bergamaschi in una scena che sarà presentata il 30 marzo; a luglio saranno i nostri a raggiungere i colleghi francesi. Un contributo prezioso è stato dato dal Comune di Bergamo, Fondazione Cariplo ed European Cultural Foundation e dell’Associazione Amici Traumatizzati Cranici la cui presidente, Paola Dellera ricorda: «Si tratta di persone fragili che vivono con grande entusiasmo quest’esperienza. Escono tutti con il sorriso, si sentono parte integrante». Lo conferma Fausto Gritti, presidente della Cooperativa Sociale L’Impronta: «All’inizio del progetto si parlava di disabili che partecipavano al progetto, oggi si parla di attori». Viviana Magoni, operatrice teatrale, sottolinea l’importanza dei genitori, dei ragazzi e dei volontari senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile. Per informazioni www.teatrocaverna.it.
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