Hikikomori, va cambiato lo sguardo sui figli

L’INCONTRO. Al Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo un mese di incontri aperti a tutti. Tre conferenze sull’ansia, con un focus sul tema del ritiro sociale giovanile.

Anche nel mese di marzo proseguirà il variegato programma di eventi predisposto dal Centro Culturale San Bartolomeo per il suo 54° anno sociale: gli incontri, aperti al pubblico, si svolgeranno nella sede del centro, in largo Belotti, con inizio fissato alle 18.15.

Il 3 marzo e nei lunedì 10 e 17 marzo il teologo e psicologo fra Bernardino Prella terrà tre conferenze sul tema dell’«Educazione dei nostri bisogni emozionali: emozioni e virtù»; mercoledì 12 e mercoledì 19 invece fra Angelo Preda, priore del convento dei Santi Bartolomeo e Stefano, condurrà due meditazioni su «L’illusione di essere giusti. “Quello che è male ai tuoi occhi io l’ho fatto” (Salmo 51, 6)». Gli incontri di giovedì 6, del 13 e del 20 («Nicea… e noi») saranno invece dedicati alla storia e al magistero del Concilio di Nicea (325), nel suo diciassettesimo centenario: interverrà come relatore fra Guido Bendinelli, profondo conoscitore delle opere dei Padri della Chiesa.

Tre incontri sull’ansia

Si segnala poi una novità per i venerdì, con tre incontri - che andranno dalle 18.15 alle 19.45 – sul tema «A. A. Arcipelago Ansia»: a condurli saranno gli psicologi e psicoterapeuti Laura Cardini e Gianfrancesco Gervasoni di Bergamo Psychology (i titoli dei loro interventi - rispettivamente il 7, il 14 e il 21 marzo - saranno «“Quello che avreste voluto sapere sull’ansia e non avete mai osato chiedere”. Conosciamo l’ansia», «Il senso come metodo. Fare dell’ansia qualcos’altro» e «“Hikikomori. Il ritiro sociale giovanile”. Quando smettiamo di dialogare con l’ansia»).

«Ognuno di noi è mosso da un bisogno di sicurezza. Quando tale richiesta non è soddisfatta, si può instaurare un comportamento di fuga da una realtà percepita come inospitale e destabilizzante. Il profilo psicologico dell’hikikomori è quello di un narcisista inappagato»

«Nel primo di questi incontri andremo a definire la natura dell’ansia – anticipa il dottor Gervasoni -, anche in rapporto ad altri fenomeni emotivi, come la paura e gli attacchi di panico. Successivamente, proporremo un metodo per gestire in modo costruttivo l’ansia, evitando che finisca col gravare sulla nostra esistenza e la blocchi». Il terzo incontro sarà infine dedicato a una particolare forma di disagio adolescenziale e giovanile, quella degli hikikomori (termine giapponese che significa «staccarsi», «stare in disparte»). Che cosa può indurre un giovane a ridurre al minimo o ad azzerare la propria vita sociale, rifiutando il contatto con il mondo esterno? «Ognuno di noi – risponde Gianfrancesco Gervasoni – è mosso da un bisogno di sicurezza. Quando tale richiesta non è soddisfatta, si può instaurare un comportamento di fuga da una realtà percepita come inospitale e destabilizzante. Il profilo psicologico dell’hikikomori è quello di un narcisista inappagato: da un lato, egli ha aspettative elevatissime su sé stesso; dall’altro, nel confronto con il mondo sperimenta di non poter tradurre in atto queste sue intenzioni e progetti. Ne deriva un atteggiamento di chiusura nei riguardi di un ambiente circostante che pare non corrispondere alle sue aspirazioni: si tratta sostanzialmente di una variazione sul tema dell’antico apologo “della volpe e dell’uva”». Che cosa possono fare, concretamente, i genitori o altri parenti di un ragazzo che ha trasformato la propria stanza in una sorta di eremo? Che ne esce, quando va bene, solo per consumare a velocità fulminea i pasti?

«In queste situazioni, noi suggeriamo ai genitori di modificare il proprio sguardo sul figlio: di recuperare, per esempio, le vecchie fotografie del periodo della sua infanzia, quando erano intenti ad accudirlo. Potranno così riscoprire, insieme al ragazzo, una dimensione di cura amorevole, precedente qualsiasi loro aspettativa sul percorso scolastico o lavorativo del figlio, sul conseguimento da parte sua di particolari obiettivi».

Gli incontri culturali

In aggiunta a queste iniziative del Centro Culturale San Bartolomeo, ricordiamo ancora l’appuntamento del mese di marzo di «Scrittorincentro», una serie di presentazioni di libri con la partecipazione degli autori: sabato 8 alle 17, nella ricorrenza della Giornata internazionale della donna, interverrà la poetessa di origine cubana Yuleisy Cruz Lezcano, che presenterà la sua silloge «Di un’altra voce sarà la paura» (Leonida Edizioni, pp. 112, 14 euro). Nell’incontro, a cui prenderà parte anche l’avvocato Antonio Grasso, si affronteranno le questioni dell’emancipazione femminile, in un contesto familiare e sociale, e della violenza di genere.

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