Cultura e Spettacoli / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 07 Settembre 2022
GoGo Ducks, Double Cut, A Word of sound: tre venerdì di jazz a Ponte San Pietro
La rassegna. Il 16, il 23 e il 30 settembre tre serate di concerti a «Ponte in Jazz».
La rassegna jazz primaverile di Ponte San Pietro, dopo la pausa del 2021, torna con un nome, «Ponte in Jazz», e collocazione di calendario nuovi: come nel 2020, la direzione artistica è di Roberto Valentino. Tre i concerti, in programma presso il Centro Polifunzionale “Ufo” (Via Legionari in Polonia; ingresso gratuito su prenotazione, alle 21), di cui saranno protagoniste altrettante formazioni costituite da musicisti affermati a livello nazionale e non solo. Tre modi diversi di intendere il jazz legati tra loro da un aspetto comune: la ricerca di un’identità personale nel rispetto delle radici di una musica considerata patrimonio universale dell’umanità.
Si comincia venerdì 16 settembre con GoGo Ducks, trio dall’assetto strumentale inconsueto che schiera la batterista Francesca Remigi, il chitarrista Luca Zennaro e il vibrafonista Paolo Peruzzi. Insieme, i tre giovani musicisti danno vita ad un repertorio di brani originali che inseguono sonorità nuove e contemporanee, alla ricerca di forme fluide da esplorare e rimodellare.
Batterista versatile, compositrice sperimentale e improvvisatrice innovativa, Francesca Remigi è uno dei nuovi talenti di maggior spessore emersi negli ultimi tempi. Vincitrice del «Top Jazz 2021» del mensile Musica Jazz come «miglior nuovo talento italiano», a pari merito con la violinista Anais Drago, Francesca Remigi ha già alle spalle un curriculum di studi e artistico di tutto rispetto, nonché incisioni discografiche che ne hanno messo in luce anche il valore di leader. Originario di Chioggia, Luca Zennaro è nato in una famiglia di musicisti, appassionandosi al jazz molto presto. Nel 2017 ha inciso il suo primo disco, dal titolo Javaskara. L’anno dopo è risultato tra i vincitori del premio «Tomorrow’s Jazz». Anch’egli veneto di nascita, Paolo Peruzzi ha inizialmente studiato come percussionista di musica classica per poi passare al jazz, senza per altro abbandonare del tutto il mondo accademico. La sua attività musicale si divide infatti tra progetti di musica contemporanea e più propriamente jazzistici.
Venerdì 23 settembre si prosegue con Double Cut, ovvero l’ormai collaudatissimo quartetto formato da Tino Tracanna (sax tenore e soprano), Massimiliano Milesi (sax tenore), Giulio Corini (contrabbasso) e da Filippo Sala (batteria). Nell’occasione verranno proposti all’ascolto i brani del nuovissimo album Dannate Danze, da poco dato alle stampe dalla prestigiosa etichetta Parco della Musica Records.
Double Cut è un insolito quartetto formato da due sassofoni, un contrabbasso e una batteria più una serie di strumenti inusuali. Il gruppo nasce dall’incontro tra Tino Tracanna e Massimiliano Milesi: accomunati dalla passione per i propri strumenti, i due escono dai rispettivi ruoli di «maestro» - Tracanna è coordinatore del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Milano - e «allievo» e si confrontano su strumenti e materiali d’epoca, facendo germogliare l’idea di un duo di sax, in concomitanza con l’anniversario della nascita di Adolphe Sax (duo che nel 2016 parteciperà al festival Bergamo Jazz, con il quale Tracanna collabora da anni in qualità di curatore della sezione «Scintille di Jazz»). In seguito, la sperimentazione si sviluppa in un quartetto pianoless con l’aggiunta del bresciano Giulio Corini al contrabbasso e di Filippo Sala, esponente di puta della new wave jazzistica orobica insieme allo stesso Milesi, alla batteria. All’interno di questo organico viene ulteriormente sviluppato il materiale del duo con l’aggiunta di nuove composizioni. Il confronto generazionale fra Tracanna, già collaboratore di Franco D’Andrea e poi membro del quintetto di Paolo Fresu oltreché ideatore in proprio di numerosi gruppi e progetti, e gli altri componenti il gruppo fa da catalizzatore a diversi materiali, mondi e visioni, creando un nuovo luogo musicale, così come due «tagli» su un piano suggeriscono un nuovo spazio. Oltre a Dannate Danze, Double Cut ha all’attivo atri due album: Double Cut del 2016 (U.T Records) e Mappe del 2018 (sempre Parco della Musica Records).
«Ponte In Jazz 2022» si concluderà venerdì 30 settembre con il quartetto «A World of Sound» del sassofonista milanese Daniele Cavallanti (sax tenore), con Francesco Chiapperini (sax alto, clarinetto basso, flauto), Gianluca Alberti (basso elettrico) e Toni Boselli (batteria).
Personalità iconica del jazz italiano ed europeo alla ricerca di una propria originalità senza recidere il legame con il più innovativo linguaggio afroamericano, Daniele Cavallanti si presenta alla guida di un quartetto formato nel marzo 2013 con lo specifico intento di rendere omaggio all’eredità dei grandi sassofonisti del jazz moderno. L’intestazione A World of Sound deriva dal titolo di un toccante documentario prodotto dalla David Lynch Foundation sulla figura e la musica di David S. Ware, sassofonista tenore e soprano scomparso prematuramente nel settembre 2012. Partecipe negli anni Settanta, all’epoca della sua militanza negli Aktuala, di una delle esperienze più visionarie della musica italiana, già leader, con Tiziano Tononi, della storica band Nexus, membro fondatore della celebrata Italian Instabile Orchestra, Daniele Cavallanti ha coinvolto in questa particolare formazione un musicista inventivo come Francesco Chiapperini, al clarinetto basso, sax alto e flauto traverso, e una ritmica completamente calata nella concezione «black» cara al leader, con al basso Gianluca Alberti e alla batteria Toni Boselli, due dei migliori musicisti della scena milanese della generazione dei quarantenni. Il repertorio del gruppo presenta brani originali di Daniele Cavallanti dedicati a Dewey Redman, Joe Henderson, Sam Rivers, Wayne Shorter, Massimo Urbani e brani di Ornette Coleman, Eric Dolphy, Albert Ayler, Archie Shepp, Joe Lovano e Wayne Shorter.
La rassegna «Ponte in Jazz» è organizzata dal Comune di Ponte San Pietro, con il contributo di B.I.M. (Consorzio Bacino Imbrifero Montano di Bergamo) e Vitali Spa. La rassegna è dedicata quest’anno al ricordo del pianista e didatta Giovanni Fugazza, scomparso nel 2005 e per tanti anni insegnante delle scuole medie di Ponte San Pietro.
Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca Comunale, Via Piave 26, Ponte San Pietro tel.035 6228611
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