Film Meeting, il Brasile fa incetta di premi. Ecco tutti i vincitori della 42esima edizione

IL FESTIVAL . Il pubblico sceglie «Levante», la storia di una giovane pallavolista. La giuria internazionale, invece, la vicenda di Chiara con il marito in Serra Gaúcha.

È «Levante» (Rivolta), una coproduzione tra Brasile, Francia e Uruguay, della regista Lillah Halla, il film vincitore della Mostra Concorso della 42esima edizione di Bergamo Film Meeting. Il film parla di Sofia, promettente pallavolista di diciassette anni che, alle soglie di una finale di campionato destinata a definire il suo futuro, si trova ad affrontare una gravidanza indesiderata. Alla pellicola, che è stata votata dal pubblico, va il Premio Bergamo Film Meeting del valore di 5.000 euro.

Il premio della giuria internazionale

La giuria internazionale, invece, composta da Michelangelo Frammartino, Vaida Kazlauskaitė e Paola Raiman ha assegnato il Premio per la migliore regia del valore di 2.000 euro a «Até que a Música Pare» (Fino alla fine della musica) di Cristiane Oliveira (Brasile, Italia, 2023). Il film parla di Chiara, matriarca di una famiglia originaria del Veneto ed emigrata in Brasile. Dopo la morte di uno dei figli e quando anche il più giovane se ne va di casa, si trova ad affrontare la solitudine. Decide così di accompagnare suo marito Alfredo nei viaggi come fornitore dei bar della Serra Gaúcha.

Il vincitore della sezione cortometraggi

Per la sezione Visti da Vicino, il Premio Miglior Documentario di 2.000 euro assegnato dalla Cgil Bergamo al documentario più votato dal pubblico, va a «The Golden Thread» di Nishtha Jain (India, Bosnia-Erzegovina, Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito, 2022); mentre il Premio della Giuria Cgil - La Sortie de l’Usine, attribuito dai delegati sindacali di Cgil Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro e del sociale (1.000 euro), è stato assegnato a «Når vandene deles» (Murky Waters) di Martin B. Gulnov, (Danimarca, 2023). Il secondo e il terzo Premio Bergamo Film Meeting sono invece stati assegnati rispettivamente a «Valami madarak» (Some Birds) di Dániel Hevér (Ungheria, 2023) e a «The Wall» di Philippe Van Leeuw (Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Stati Uniti, 2023).

I premi sono stati assegnati sabato sera nel corso di una serata che è stata impreziosita dalla proiezione della versione restaurata, a 45 anni dalla sua uscita, del film «Radio On» del regista inglese Chris Petit che lo ha presentato in sala accompagnato dal regista bergamasco Davide Ferrario nonché presidente dei Bergamo Film Meeting. Il regista inglese ha raccontato alcuni aneddoti sulla realizzazione del film, soprattutto quello che riguarda la presenza nel film dell’allora semisconosciuto Sting (il film uscirà poi in sala da lunedì). Prima della premiazione ha portato i suoi saluti l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti ricordando la proficua collaborazione dell’amministrazione in questi dieci anni del festival.

Si è chiusa così (ma le proiezioni proseguono anche domenica, la 42esima edizione di un Festival che anche quest’anno ha incontrato il favore del pubblico che è comunque la cosa fondamentale. Ha saputo incuriosire con la personale di Sacha Guitry e compiere un tuffo nel passato con la grande retrospettiva dedicata al regista francese Éric Rohmer.

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