Cultura e Spettacoli / Pianura
Martedì 17 Dicembre 2024
«Fara Teatro e Musica», cinque occasioni per aprire la mente ed emozionarsi
RASSEGNA. Nell’auditorium in piazza Patrioti a Fara d’Adda, al via la proposta teatrale giunta alla quarta edizione. Si inizia con «Abc del Natale» rivolto alle scuole per proseguire con spettacoli che trattano storia, classici e temi contemporanei.
Un calendario di cinque appuntamenti per una proposta culturale di livello, rivolta a tutte le fasce della popolazione. L’amministrazione comunale di Fara Gera d’Adda propone la quarta edizione della rassegna «Fara teatro e musica», nell’auditorium in piazza Patrioti, quest’anno affidata al Teatro de Gli Incamminati con la direzione artistica di deSidera. «Un’occasione per riscoprire il piacere del teatro come punto di incontro dove divertirsi, aprire la mente ed emozionarsi», dice l’assessore alla Cultura e al Tempo Libero, Giusi Modanesi.
L’origine del Natale
I primi due appuntamenti sono riservati alle scuole. Il 19 dicembre il primo dedicato alle scuole primarie, con «Abc del Natale» di Teatro Telaio, di Brescia. Per la regia e drammaturgia di Angelo Facchetti, con Alessandro Calabrese e Antonio Panice e le musiche eseguite dal vivo, lo spettacolo ruota attorno alla festa del Natale, alle sue radici e derivazioni culturali, al suo significato, alle sue affinità antropolgiche con feste e riti di altre culture.
Una rosa contro la dittatura
Il secondo appuntamento è invece riservato alla scuola secondaria di Fara Gera d’Adda, in occasione della Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio con «Canto della rosa bianca. Studenti contro Hitler – Monaco 1942/43», una nuova produzione di Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Indole Teatro, da un’idea di Maurizio Donadoni. Lo spettacolo – che vedrà in scena cinque giovani attori: Antonio Bandiera, Nicasio Catanese, Federica Cavallaro, Maddalena Serratore, Claudia Zàppia – si basa sull’utilizzo di documenti per cui nulla è inventato e attraverso il racconto brechtiano si trasforma in un racconto quasi favolistico sull’origine del male. Il racconto dei giovani ragazzi che hanno avuto il coraggio di ribellarsi al nazismo diventa così, anche per noi, testimonianza forte di partecipazione civile e politica. «Canto della Rosa Bianca», che ha vinto il premio «Miglior regia» al DOIT Festival – Drammaturgie oltre il teatro a Roma, è un’ode non celebrativa a una delle esperienze più significative di resistenza al nazismo.
Le nove avventure di Roberta
La stagione aperta al pubblico inizia sabato 15 marzo, alle ore 20.30, con una straordinaria partecipazione. Sarà infatti Ippolita Baldini, con il suo divertentissimo comedy show, la prima protagonista sul palco dell’auditorium, con «Mia mamma è una Marchesa» (ingresso 15 euro). Lo spettacolo si suddivide in nove capitoli, nove avventure della protagonista, Roberta. Ciascun capitolo ha il suo costume e le sue immagini. Un’Italia aristocratica, una forma, un contenuto e tanta, tantissima ironia. Il ritmo è incalzante, il racconto scorre e Roberta si arrabatta nella vita e nelle avventure con grande spirito. Il monologo, nel quale la voce narrante della protagonista è sempre accompagnata dai commenti della madre, che svolge quasi un ruolo da spalla comica, racconta un pezzo della vita di Roberta: una fuga a New York, un amore che forse non è vero e tanta voglia di capire qual è il proprio posto nel mondo.
La lotta degli eroi tragici
Sabato 5 aprile, alle 20.30, sarà protagonista la Compagnia Les Moustaches, che ha mosso i primi passi proprio a Fara e che oggi calca i palcoscenici più prestigiosi d’Italia. In scena Alberto Fumagalli, con il reading del suo ultimo lavoro drammaturgico, «Un ratto» (ingresso 5 euro): una tragedia abitata da parole cariche di un significato terribile, affidate a una creatura dalla forza miracolosa che lotta ogni giorno, per la vita, contro un amaro destino. Indagando tra le vite di eroi tragici come Ecuba, Antigone, Aiace, Giulietta e Romeo, Otello, Achab, Giovanna D’Arco, Walter White, Amy Winehouse, Maradona, Caravaggio, Claudio Gaetani.
L’amore ai nostri tempi
Infine, chiude la stagione un duo consolidato che unisce musica e teatro. «Amor sacro o amor profano?» (ingresso 5 euro), di e con Luciano Bertoli e Ombretta Ghidini alla chitarra, andrà in scena sabato 10 maggio, alle ore 20.30. Uno spettacolo che indaga sull’amore ai nostri giorni. Con un pizzico di amara ironia, Bertoli ha raccolto Sms, chat, addirittura annunci di incontri trovati sui quotidiani locali, con strampalate richieste che sfiorano l’assurdo. E poi ci sarà la musica, tanta musica, e la poesia, che parlano d’amore, che in altri tempi hanno ispirato serenate, lettere d’amore e hanno segnato vite e amori e che faranno cantare tutto il pubblico per una serenata d’amore come ai vecchi tempi. Informazioni: 0363.688620: [email protected].
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