Facchinetti e il Covid a Bergamo: «La poesia straordinaria di D’Orazio ci ha accompagnato a riveder le stelle» - Video

Dipingere in musica per non dimenticare. L’arte come ripartenza e speranza ha riempito la sala dell’auditorium Parenzan, all’interno dell’ospedale di Bergamo. Un concerto di Gala organizzato dall’Associazione bergamasca bande musicali (Abbm) presieduta da Laura Baroni, con il patrocinio dell’ospedale, in occasione della Giornata nazionale per la commemorazione delle vittime da Covid, e che si inserisce nelle attività per Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura.

Sala piena nella serata di domenica 19 marzo per ascoltare l’esibizione dell’orchestra MusicAlmenno, una delle 120 associazioni musicali che fanno parte di Abbm, con il maestro Andrea Mazzoleni, e la voce della cantante Sonia Carminati. Musica inframmezzata dalla lettura dei testi di don Andrea Pedretti, a cui ha prestato la voce Giorgio Bongiovanni. Mentre il pittore Francesco Belotti ha realizzato un dipinto che ha poi donato all’ospedale.

Nella sala dell’auditorium, appena tre anni fa, «sono passate settemila persone per fare formazione durante il periodo Covid», ha ricordato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ospedale. Questo «è un luogo simbolo, e oggi è molto bello vederlo restituito al suo destino originario di formazione e aggregazione». Oltre ottomila pazienti, ha ricordato Stasi, sono stati curati al Papa Giovanni e a San Giovanni Bianco, «molti dei quali abbiamo restituito alle loro case e alle loro famiglie». E il pensiero è andato ai medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici «che si sono prodigati oltre ogni sforzo umano per dare speranza di cura a tutti noi».

«D’Orazio e la sua poesia straordinaria»

E un pensiero speciale è andato a Roby Facchinetti, che ha dato vita al video «Rinascerò, rinascerai». Musica che, su invito dell’Abbm, ha ricordato la presidente Baroni, «è stata trascritta per le bande e divulgata». In accordo con Facchinetti, che dal palco dell’auditorium ha ricordato che il brano è arrivato in tutto il mondo, ed è stato tradotto in non meno di 20 lingue diverse. Un brano «pensato, voluto e desiderato in uno dei momenti più drammatici della nostra città». Un desiderio che si è inciso sul pentagramma, e nella «poesia straordinaria» di Stefano D’Orazio. E proprio a lui va il pensiero di Facchinetti, al collega «che ci ha lasciato per il Covid, e proprio lui ha scritto in quel testo “quando tutto sarà finito torneremo a rivedere le stelle”, e lui ora le stelle le sta rivedendo».