Donizetti Opera, Micheli lascia la direzione artistica: «Pronto per progetti culturali che abbiano impatto sulla società»

DOPO DIECI ANNI. L’annuncio durante la conferenza stampa per la presentazione del decennale del Festival nella mattinata di sabato 28 settembre. Il presidente della Fondazione: «Micheli crea un grande vuoto. Un altro come lui non c’è».

Francesco Micheli lascia dopo dieci anni la direzione artistica del festival Donizetti Opera. A dare l’annuncio il presidente della Fondazione Donizetti, Giorgio Berta nella mattinata di sabato 28 settembre nel corso della conferenza stampa di presentazione di «D come Dieci», la decima edizione del festival Donizetti Opera. «Micheli crea un grande vuoto. Un altro come lui non c’è». E ancora: «Questo festival, il festival del decennale, sarà l’ultimo firmato da lui»

Micheli ha confermato che lascerà la direzione artistica alla fine del decennale e che non interromperà però il legame operativo e artistico con la città di Bergamo. Porterà infatti in scena una delle ultime opere di Gaetano Donizetti «Caterina Cornaro» e una «Maria Stuarda» tra il 2025 e il 2026, in collaborazione con il Teatro Real di Madrid.

«Credo che sia concluso il mio percorso qui» ha dichiarato anche Micheli aggiungendo: «Sento il bisogno di nuove avventure, di dover agire in altri progetti culturali che abbiano un impatto sulla società».

All’annuncio erano presenti Sergio Gandi, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti, Massimo Boffelli, direttore generale e Paolo Fabbri, direttore scientifico.

Donizetti Opera

Il Donizetti Opera, festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, giunge nel 2024 al traguardo della decima edizione che si svolgerà da 14 novembre all’1 dicembre 2024. Sarà l’ultima firmata dal direttore artistico Francesco Micheli che lo ha guidato sin dalla fondazione nel 2015.

«Saluto con fierezza la mia città e il Teatro Donizetti – ha dichiarato Francesco Micheli durante la conferenza stampa – sapendo di lasciare in eredità un Festival che in due lustri è diventato punto di riferimento internazionale. Quattro “Premi Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, Miglior Festival europeo nel 2019 secondo la critica tedesca per il mensile “Oper!” e tante altre soddisfazioni che ho vissuto con molti di voi. Grazie al nostro lavoro oggi Gaetano vive e lotta con noi da Bergamo nel mondo».

«Per Bergamo sono stati dieci anni di cambiamenti – commenta l’assessore alla Cultura Sergio Gandi – vissuti col consueto spirito d’iniziativa che contraddistingue la città. Il Teatro Donizetti ha avuto un ruolo molto importante oltre queste mura – che abbiamo fortemente voluto ricostruire e ammodernare – e oggi la consapevolezza cittadina rispetto all’eredità consegnataci da Gaetano Donizetti non è più una questione per melomani o per pochi intenditori ma è parte integrante della nostra identità, grazie al lavoro del festival e a un lungo percorso culminato in Bergamo-Brescia capitale italiana della cultura. Per questo fenomeno musicale, che ha visto in Francesco Micheli l’alfiere più esposto, va dato merito anche all’amministrazione che ne ha sostenuto le iniziative e ai tanti sponsor e partner privati che l’hanno affiancata. Il rapporto tra quello che ormai chiamiamo affettuosamente Gaetano e la città non potrà tornare indietro e dovrà essere sempre al centro delle nostre politiche culturali».

«Per accompagnare una “rivoluzione” come quella che abbiamo visto in questi dieci anni – sottolinea il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta –, era necessaria una struttura organizzativa solida, cresciuta negli anni, come quella della Fondazione Teatro Donizetti, che presiedo dal 2016. Le sfide che ci ha posto Francesco Micheli in questi anni, così come quella della ristrutturazione e della pandemia sono state notevoli. Tuttavia le abbiamo affrontate, rispettando tempi e costi sia nei momenti più felici di spettacolo, come la riscoperta dell’Ange de Nisida, sia quando si sono dovuti affrontare momenti d’incertezza ed emergenza sanitaria e sociale. Anni in cui non ci siamo arresi, ma abbiamo inventato o identificato nuovi strumenti e nuovi metodi di coinvolgimento del pubblico, come ad esempio la WebTV nel 2020 con 11mila spettatori. Il Donizetti Opera, nella visione di Francesco Micheli e nell’impegno crescente di tutti i lavoratori della Fondazione, è riuscito a far comprendere a tutti i bergamaschi, a cominciare dai ragazzi, il valore del Donizetti compositore e il messaggio universale del suo teatro. Siamo grati a Francesco anche perché ci lascia un ulteriore regalo: la programmazione impostata per i prossimi due anni, con una coproduzione internazionale insieme al Teatro Real di Madrid che vedrà Micheli regista di “Caterina Cornaro” e David McVicar di “Maria Stuarda”».

Informazioni e dettagli sugli spettacoli

www.gaetanodonizetti.org
www.teatrodonizetti.it

[email protected]
tel. 035.4160613

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