Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 07 Giugno 2022
Democrazie a ambiente per tre giorni al Bergamo Festival
La manifestazione Presentato il programma della manifestazione, che si svolgerà dal 1 al 3 luglio ad Astino. Tra i protagonisti lo scrittore spagnolo Manuel Vilas, la cineasta afgana Sahraa Karimi, Ermete Realacci, ambientalista e politico, Edoardo Novelli, sociologo, Sara Segantin, attivista di Fridays For Future Italia, Giulio Boccaletti, climatologo, Matteo Rossi presidente del Distretto dell’economia sociale e solidale e Francesca Forno, sociologa.
Bergamo Festival ha presentato al Centro congressi Giovanni XXIII la sua nuova edizione, che si svolgerà dal 1 al 3 luglio e affronterà il tema: «Destini incrociati. Le sorti della Democrazia e il futuro del Pianeta». Il complesso monumentale di Astino si conferma il cuore degli incontri che si svolgeranno tutti in presenza e tutti all’aperto, nei suggestivi spazi dell’ex monastero.
Due i temi che si intrecceranno: democrazia e ambiente. “Debolezza dei sistemi politici, sovranismo e cambiamento climatico - annuncia Bergamo Festival - sono le tre variabili di questi tempi che alimentano le migrazioni e determinano i conflitti. Il surriscaldamento globale che incombe sul futuro dell’umanità non è solo quello delle temperature atmosferiche, ma anche quello delle relazioni internazionali e dei conflitti regionali. Con l’invasione russa in Ucraina, il tema impone un’analisi delle grandi trasformazioni che stiamo vivendo. Diamo spazio, quindi, all’attuale situazione geopolitica che ha reso evidente come la pace del mondo non sia solo un’invocazione retorica ma un’urgenza drammatica del presente”.
Tra i protagonisti di questa edizione, personalità della cultura internazionale come lo scrittore spagnolo Manuel Vilas e la cineasta afgana Sahraa Karimi, prima donna alla guida dell’Afghan Film Organization. Ermete Realacci, ambientalista e politico, presidente di Symbola, Edoardo Novelli, professore universitario, sociologo e giornalista, Sara Segantin, attivista di Fridays For Future Italia, Giulio Boccaletti, saggista e climatologo, Matteo Rossi presidente del Distretto dell’economia sociale e solidale bergamasca e Francesca Forno, sociologa. Tra i moderatori, in dialogo con gli ospiti si alterneranno sul palco: Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, Gigi Riva, scrittore ed editorialista de «L’Espresso”»i giornalisti Alma Maria Grandin, Tg1, Carlo Dignola e Giulio Brotti, de L’Eco di Bergamo. Tutti gli incontri – gratuiti – saranno a numero chiuso previa iscrizione sul sito bergamofestival.it.
L’immagine guida scelta per rappresentare l’identità e l’anima dell’edizione di quest’anno è l’opera “Planisfero politico” dell’artista Emilio Isgrò, celebre per i suoi interventi sulle parole e le “cancellature” esposte nelle collezioni di tutto il mondo.
Il Festival si aprirà venerdì 1 luglio alle 18 al Monastero di Astino con Giulio Boccaletti, saggista e climatologo, tra i maggiori esperti di sicurezza ambientale e risorse naturali, e Sara Segantin, scrittrice e co-fondatrice dei Fridays For Future - sezione Italia. Nell’incontro dal titolo: «Una causa sostenibile. La questione ambientale e le sue implicazioni concrete», dialogheranno attorno a due temi portanti del Festival – la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico che investe il Pianeta – provando a prospettare direzioni per un futuro più sostenibile. Modera Carlo Dignola, giornalista de L’Eco di Bergamo. Alle 21 Ermete Realacci, ambientalista e politico, e Marco Geneletti, energy senior director di Tenaris Italia, parleranno di: «Ambiente e imprese: una transizione sostenibile»; modera Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia. Decarbonizzazione, economia circolare e idrogeno verde saranno le parole chiave dell’incontro tra due prospettive.
Sabato 2 luglio alle 18, Edoardo Novelli, professore di Comunicazione politica e sociologia dei media all’Università Roma 3 parlerà di «Talk Wars: la comunicazione politica in tempi di pandemia e di guerra», intervistato da Giulio Brotti, giornalista de L’Eco di Bergamo. Ci si interroga su quali novità abbiano apportato la pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina nei dibattiti televisivi e se i talk show possano «fare del bene» alla democrazia e alla società civile, favorendo un confronto di idee, o contribuiscano invece fatalmente a uno scivolamento verso una politica-spettacolo rivolta solo a un pubblico di spettatori-tifosi. In serata, alle 21, al Festival lo scrittore spagnolo Manuel Vilas, poeta e narratore, protagonista dell’incontro: «Raccontare mondi. La parola tra realtà e finzione». Vilas è uno dei maggiori autori spagnoli viventi: ha all’attivo numerosi saggi e romanzi, tra cui l’acclamato «In tutto c’è stata bellezza» (Guanda, 2018). Con una prosa vivida e luminosa, Vilas si addentra con meraviglia nell’esperienza umana, proponendo al lettore immagini dal sapore quasi spirituale, ma mai avulse dalla realtà. Vilas costruisce mondi in bilico tra realtà e finzione. Sarà intervistato da Corrado Benigni, presidente di Bergamo Festival, e Gigi Riva, editorialista de L’Espresso.
Domenica 3 luglio alle 18 una riflessione sul tema: «Il cambiamento del modello di sviluppo inizia dal territorio locale», con Matteo Rossi, presidente del Distretto dell’economia sociale e solidale bergamasca, in dialogo con Francesca Forno, che insegna presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento, e don Massimo Maffioletti, vicario territoriale della Diocesi di Bergamo. Modera Diego Colombo, giornalista de L’Eco di Bergamo. Nel suo nuovo libro: «Capovolgiamo le piramidi. Bergamo 2001 – 2021. Racconti e dialoghi per un altro mondo ancora possibile» (Lubrina Bramani Editore, prefazione di Walter Veltroni) Rossi ricostruisce vent’anni di storia, dal Social Forum di Genova del 2001, che mise in discussione il modello economico e sociale neoliberista, alla pandemia, che ha colpito tutto il mondo ma in particolare la Bergamasca. Intrecciando storia personale e collettiva
In serata alle 21, il Festival si avvierà alla chiusura con la cineasta Sahraa Karimi, prima donna afgana ad aver conseguito un Phd in Cinema (all’Università di Bratislava) e ad aver guidato l’Afghan Film Organization. Parlerà di “Come l’Occidente ha tradito le donne afgane”, del ritiro delle truppe americane dal paese, la repentina ascesa dei Talebani e la loro conquista della capitale Kabul il 15 agosto 2021. Costretta a fuggire dal suo paese come molti altri, Karimi si confronterà con Alma Maria Grandin, del Tg1, e Gigi Riva, sulla condizione della donna in Afghanistan.
Il Fuori Festival
Quest’anno ci sarà anche un Fuori Festival, che propone esposizioni, laboratori e incontri che si svolgono durante l’estate in città e in provincia, realizzato in collaborazione con Confcooperative Bergamo, Consorzio Solco Città Aperta, Consorzio Ribes, Comune di Bergamo, Associazione Donne Fotografe e Immobiliare della Fiera.
«Fear of Beauty» (paura della bellezza) è la mostra di cinque fotografe afgane dedicata alle donne. Dal 30 giugno al 15 luglio il Quadriportico del Sentierone ospiterà l’esposizione, un progetto a cura di Associazione Donne Fotografe in collaborazione con Emergency, da un’idea della dottoressa Carla Pessina: Mariam Alimi, Roya Heydari, Fatimah Hossaini, Zahra Khodadadi e Najiba Noori hanno lasciato il loro Paese per poter continuare a inseguire la propria passione e arte. In mostra, ritratti di donne di generazioni diverse ritratte nella loro quotidianità: qualcuna suona, qualcuna scatta fotografie, qualcun’altra lava le stoviglie o sta imparando ad andare in bicicletta; insieme alla famiglia numerosa o in coppia.
Installazioni, performance teatrali, proiezioni all’aperto, laboratori
In collaborazione con Aeper, Alchimia, Ecosviluppo, L’impronta, Generazioni Fa, Biplano, Pugno Aperto, Namasté e Ruah – realtà attive nel campo dell’integrazione sociale, della salute mentale e dell’igiene ambientale di Confcooperative Bergamo, Consorzio Solco Città Aperta, Consorzio Ribes – il Festival presenta anche un ricco calendario di eventi tra installazioni, performance teatrali, mostre, proiezioni all’aperto, laboratori per i più piccoli e visite guidate, per favorire momenti d’incontro e confronto. Si inizia con l’installazione «Bookcorners», un progetto di Generazioni Fa, Biplano e Pugno Aperto. Tre frigoriferi rigenerati e ricreati artisticamente diventano librerie di strada esposte sul territorio che, oltre alla Stazione di Bergamo raggiungeranno l’Oratorio di Longuelo e di Monterosso. Il primo appuntamento è martedì 14 giugno dalle 15 alle 17, presso la Stazione di Bergamo, punto Teb. Con l’aiuto di un’educatrice e un writer i partecipanti condivideranno parole, concetti o hashtag legati ai temi affrontati del Festival: democrazia e ambiente. Le parole saranno poi trasformate in segni grafici che abbelliscono il vecchio elettrodomestico. Giovedì 16 giugno alle ore 20.45 Namasté proporrà una versione della sua recente produzione teatrale «Venti in movimento» presso l’ex Centrale elettrica Daste e Spelenga. Sul palco, un distillato di tappe significative con cui la cooperativa racconta i suoi primi vent’anni, attraverso la voce e i corpi dei propri protagonisti, di chi la anima e la popola ogni giorno.
Sabato 18 giugno dalle 9 alle 22 e domenica 19 giugno dalle 16 alle 22, presso la Porta del Parco di Mozzo, Alchimia presenta: «Gli animali nostri insegnanti» – mostra fotografica di Iris Valorosi – che ritrae animali colti in gesti di vita quotidiana. L’esposizione, a ingresso libero, è rivolta anche ai bambini già dai 4 anni di età. Sabato 9 luglio dalle 16.30 alle 18.30, sempre alla Porta del Parco, il laboratorio: «La natura insegna», rivolto a bambini e bambine dai 4 agli 8 anni. Attraverso frammenti di materiali naturali di diversa provenienza, i partecipanti saranno invitati a interagire, per poi comporre e ricomporre i vari elementi in opere di «land art». Giovedì 23 giugno alle 21.30, Ecosviluppo e L’impronta presentano il film: «Nelle squame di una trota» presso Lorto, l’Orto Sociale di Bergamo Alta. Sette piccole eroine ed eroi vogliono fare la loro parte per salvare il pianeta iniziando a ripulirlo dai rifiuti, l’obiettivo del corto è sensibilizzare i più piccoli. Prima della proiezione, è previsto un dialogo con alcuni dei protagonisti del film e i volontari che hanno dato vita al progetto.
A seguire, una visita guidata all’orto organizzata dalla Cooperativa Impronta. Venerdì 24 giugno dalle 15 alle 17, prende il via il «MigranTour&Food», un progetto di Cooperativa Impresa Sociale Ruah. Il tour – condotto da persone con background migratorio formate alla professione di accompagnatore interculturale – prevede una visita guidata presso Triciclo Bergamo, l’area della Cooperativa che unisce finalità sociali ed ecologiche ed affronterà il tema dell’economia circolare e dei legami sociali; tra le tappe del tour anche un angolo con cibi dal mondo. Infine, sabato 16 luglio dalle 16 alle 18 il laboratorio: «Tramandare storie…» che promuove la sensibilizzazione al riuso e al consumo responsabile organizzato da cooperativa Aeper e si svolgerà al Parco della Scuola dell’Infanzia Leone XIII a Villa D’Almè. Il tema trattato sarà l’intreccio.
L’organigramma della manifestazione
Il Consiglio Direttivo di Bergamo Festival è formato da Corrado Benigni, presidente, affiancato da Fabio Sannino, Consigliere. Direttrice esecutiva è Roberta Smiraglia. Giuliano Zanchi presiede il Comitato scientifico formato da Oliviero Bergamini, Giulio Brotti, Elena Catalfamo, Marco Dell’Oro, Francesca Ghirardelli, Alma Maria Grandin, Nando Pagnoncelli, don Cristiano Re, Gigi Riva. Bergamo Festival, fondato da Centro Congressi Giovanni XXIII, Ente Fiera Promoberg e Gruppo Sesaab, è promosso da Ufficio per la Pastorale della Cultura – Diocesi di Bergamo e da Fondazione Adriano Bernareggi, con il patrocinio e contributo di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo e Camera di Commercio di Bergamo. H ail sostegno di Fondazione Istituti Educativi Bergamo, Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo – Mia, Fondazione Ubi – Banca Popolare di Bergamo, Minifaber e UniAcque. Media Partner L’Eco di Bergamo, AgenSir e Askanews.
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