Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 12 Dicembre 2024
Dante, guida di bellezza e perdono nelle Settimane della Cultura
EVENTI. Torna la terza edizione dell’iniziativa promossa dalla Diocesi. Dal 5 marzo al 5 aprile ogni comunità è invitata ad esprimere proposte e attività capaci di riflettere il patrimonio culturale del territorio. Don Rota Conti: si vuole realizzare la relazione tra speranza e riconciliazione.
Anno dopo anno, stanno divenendo un appuntamento capace di valorizzare la creatività delle comunità locali, la voglia di esprimersi, la preziosa rete di persone che anima il territorio. Le Settimane della Cultura tornano, con una terza edizione speciale, ricca di stimoli e spunti di riflessione.
Diversi linguaggi
Nel 2025 le Settimane della Cultura, su iniziativa degli Uffici pastorali e degli Istituti Culturali della Diocesi di Bergamo, si terranno dal 5 marzo al 5 aprile. Il titolo della terza edizione è: «Speranza è un attender certo (Dante, Paradiso, XXV, 67). Cammini di bellezza e perdono». Ogni comunità potrà declinare il tema secondo i diversi linguaggi dell’arte, della musica e del canto, del teatro e del cinema, dei libri (per esempio tramite circoli di lettura e drammatizzazioni) e dei documenti antichi e moderni (lettere, memorie, storie familiari), dei dibattiti sul presente e su tematiche contemporanee. In collaborazione con il Consorzio «Solco Città Aperta», in continuità con gli altri anni, verranno proposte iniziative compartecipate di attualizzazione rispetto al tema delle Settimane.
Favorire la riconciliazione
«Nell’anno giubilare 2025, intitolato “Pellegrini di Speranza”, le Settimane proveranno ad attualizzare la relazione tra la speranza e la riconciliazione - spiega don Davide Rota Conti, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura, dell’Ufficio Beni Culturali e dell’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali -, ovvero quel bisogno che noi tutti abbiamo di riconciliarci con noi stessi, con gli altri, col mondo, con la natura, con Dio. Abbiamo scelto come data d’inizio il 5 marzo, mercoledì delle Ceneri, perché siamo convinti che il tema delle Settimane possa legarsi e favorire cammini quaresimali».
Proposte culturali
«L’invito rivolto alle Comunità è a cogliere questa occasione per promuovere iniziative liberando la creatività in ogni sua forma. La cultura è ponte per creare legami, scambiare opinioni, raccontare e far conoscere la bellezza che si nasconde nelle nostre Comunità - sottolinea Sabrina Penteriani, Delegato Vescovile per la Cultura e le Comunicazioni -. Il patrimonio culturale è fatto sia di beni artistici sia di persone, tutti ugualmente preziosi, custodi di tradizioni e saperi che spesso nemmeno conosciamo». L’idea di fondo delle Settimane della Cultura è che le diverse e numerose realtà culturali nelle nostre comunità possano offrire una proposta culturale. I protagonisti saranno tutti coloro che, nelle Parrocchie, negli Istituti di Vita Consacrata, nelle Associazioni e nei Movimenti laicali, offrono un servizio attraverso i molteplici linguaggi dell’arte: musica e canto, teatro, cinema, oppure mostre di carte antiche negli archivi storici e del patrimonio librario. Sarà l’occasione di far risuonare, in contemporanea, queste espressioni dell’animo umano che abitano la vita delle nostre comunità.
Valorizzare i patrimoni locali
Il calendario degli eventi si distende in quattro settimane, promuovendo il coinvolgimento corale del territorio della Diocesi e consentendo maggiore fruizione delle diverse iniziative. Due, in particolare, gli obiettivi di fondo. Il primo: la valorizzazione delle esperienze culturali delle Comunità parrocchiali (con particolare attenzione alle più piccole), degli Istituti Religiosi e delle Associazioni laicali. Non mancherà il racconto appassionato del prezioso contributo che ciascuna di queste esperienze culturali dona alla Chiesa di Bergamo, e in particolare a quel compito urgente che attende oggi il suo ministero: declinare e coniugare fede e vita, Vangelo e cultura, Chiesa e mondo.
Rilanciare la creatività
Il secondo obiettivo consiste nell’incoraggiare una buona propositività delle diverse realtà culturali. Le Settimane della Cultura hanno dimostrato di essere un’occasione propizia per inventare con creatività apposite iniziative, anche semplici. Ciascuna realtà culturale, attraverso i suoi collaboratori e animatori pastorali, è invitata ad esprimere un’iniziativa: una visita guidata, un evento espositivo, una proiezione cinematografica, uno spettacolo teatrale, una lettura, un concerto o un’elevazione musicale, un incontro di riflessione, un dibattito sui temi di attualità, etc.
L’inaugurazione il 28 febbraio
«Sarà previsto un evento inaugurale diocesano, il 28 febbraio, che oltre a lanciare ufficialmente le Settimane della Cultura, offrirà a tutti i collaboratori pastorali delle nostre Comunità un momento diocesano di condivisione e di partecipazione - anticipa don Davide Rota Conti -. L’inaugurazione si terrà in una splendida location che ha importanza culturale per il territorio, la sveleremo a breve, intanto mobilitiamo l’intera Diocesi lanciando l’invito a partecipare alle Settimane 2025».
La scadenza per aderire
«Gli Istituti Culturali Diocesani di riferimento saranno al servizio delle Comunità, degli Istituti di Vita Consacrata e alle Associazioni laicali. Per ciascun ambito di competenza, gli Istituti Diocesani offriranno la loro ampia disponibilità, in consulenza e supporto, per l’ideazione e la realizzazione delle diverse iniziative che responsabili e collaboratori vorranno progettare», conclude Penteriani. Le iscrizioni sono aperte, si può segnalare la propria iniziativa entro il 31 dicembre, compilando la scheda d’adesione sul sito www.colloquies.it. Sul sito settimanedellacultura.it saranno pubblicati gli aggiornamenti
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