Contro la violenza di genere: «Non voltare le spalle»

COVO. Al via l’8 novembre gli incontri promossi dall’Associazione Civico 15 con il titolo «Adesso tocca a me». Obiettivo: mettere al centro la fragilità delle persone. Il primo incontro con il docente Ivo Lizzola: attenzione ai segnali, va costruita una rete di relazioni ampia.

Avrà inizio venerdì 8 novembre alle 20.45 con l’intervento del professor Ivo Lizzola il ciclo di incontri dal titolo «Adesso tocca a me», dedicato all’attualissimo problema della violenza di genere e organizzato dall’associazione culturale «Civico 15» con il patrocinio del Comune di Covo. «Questi incontri nascono dalla necessità di mettere al centro dell’attenzione la fragilità della persona che subisce violenza – spiega Omar Cattaneo, presidente di Civico 15 –. La violenza di genere sta assumendo connotati sempre differenti, perciò abbiamo pensato di guidare il pubblico a scoprire in che modo gli atteggiamenti violenti riescono a insinuarsi nei diversi ambienti. Abbiamo individuato quattro ambiti: la comunità, il luogo di lavoro, la famiglia e il mondo degli adolescenti. È stato chiesto ai relatori di porre l’attenzione non solo sulle cause scatenanti del problema, ma soprattutto sulle possibili soluzioni».

Il ruolo della comunità

L’incontro dell’8 novembre ha come titolo «Non voltare le spalle. La violenza di genere nella comunità» e il relatore sarà Ivo Lizzola, docente di Pedagogia presso l’Università di Bergamo. «Il continuo riproporsi di episodi di violenza di genere deve indurre una seria riflessione sulle nostre comunità e sulle nostre relazioni – spiega il professor Lizzola –. Ci sono due temi fondamentali su cui è necessario lavorare: la veglia e la cura. Dobbiamo vigilare, prestare attenzione ai segnali, costruire una rete di consuetudini e di relazioni ampie, ricche e aperte. Solo così possiamo accorgerci di un disagio o della presenza di relazioni tossiche tra persone con cui condividiamo spazi e momenti della vita quotidiana».

Reattività, trattamenti e luoghi protetti

Il professor Lizzola affronterà anche il tema del mito maschile vincente, dal quale è necessario guarire, e della diffusione dell’abitudine alla reattività immediata. «Bisogna reintrodurre la parola come “esitazione” prima del gesto, l’ascolto prima della reazione. Spesso anche la politica lascia spazio o addirittura legittima gli atti di reattività immediata e violenta. Sarebbe bello reintrodurre il valore di una figura terza che faccia da mediatore, come avveniva nelle nostre comunità in passato, dove persone particolarmente equilibrate svolgevano questo ruolo di paziente tessitura della mediazione. Anche le comunità cristiane devono essere ripensate come luoghi della riconciliazione. Le strade che si possono percorrere sono molte e non sarà la repressione a risolvere questi problemi se non cambiano la cultura e la psicologia collettiva». Il tema della violenza di genere nel mondo del lavoro verrà affrontato sabato 16 novembre dal sindacalista Roberto Benaglia durante l’incontro dal titolo «Un trattamento diverso», mentre sabato 23 novembre Maria Luisa Gnecchi, vicepresidente dell’Inps fino al 2023, parlerà della violenza di genere in ambito familiare durante la conferenza «Il luogo protetto».

«Adolescenza e realtà»

A chiudere il ciclo sarà Johnny Dotti, importante pedagogista e imprenditore sociale, che affronterà il tema della violenza di genere nel periodo adolescenziale durante l’incontro dal titolo «Adolescenza e realtà» fissato per sabato 30 novembre. «Con questo ciclo di incontri l’associazione Civico 15 continua a muoversi nel solco della promozione dell’individuo e della cultura della solidarietà – conclude Omar Cattaneo –. Il Comune di Covo ci ha concesso in comodato d’uso gratuito uno spazio che verrà riqualificato e che vorremmo diventasse un punto di riferimento per le persone in difficoltà, mostrando loro un modello di inclusione possibile. A breve dovremmo diventare un Circolo e il nostro sogno è quello di assumere come lavoratori alcuni ragazzi con Sindrome di Down. Stiamo anche collaborando con varie associazioni che si occupano dei beni confiscati alle mafie e con la Fondazione Don Lorenzo Milani di Barbiana». Tutti gli incontri si svolgeranno presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo Lorenzo Lotto di Covo in via della Repubblica 9, con inizio alle ore 20.45.

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