Cimeli rari e ricordi d’eccezione, risplende il mito di Maria Callas

IN BIBLIOTECA. A Villa di Serio oggetti e documenti raccolti da Leone Facoetti e Pietro Barcella.

Occhi puntati a Villa di Serio sulla cantante più amata e applaudita dai melomani di tutto il mondo. Maria Callas, la divina. Una mostra di cimeli la farà rivivere con l’esposizione di un centinaio di fotografie della cantante in scena; poster tra cui quello storico del festival di Epidauro del 1961; programmi di sala delle opere più gettonate dal 1947 al 1964 e allestite nei più importanti teatri; bozzetti originali della sua stilista Biki e abiti utilizzati in due concerti: a Londra il 31 maggio e a Parigi il 5 maggio del 1963; il ventaglio usato da Maria Callas durante la Traviata a Città del Messico nel luglio del ‘51; lo scritto autografo dell’amica e collega mezzosoprano Giulietta Simionato dedicato alla Callas; il quadro originale fatto dalla pittrice greca nel 1994 Eudoxia Psyropoulou; l’articolo datato 13 settembre 1959 di Enzo Biagi su La Stampa, fatto autografare dallo stesso Biagi; lettere originali scritte dal marito Giovanni Battista Meneghini durante i tour per il mondo; riviste d’epoca originali, anni ’50 e ’60 e articoli di giornale. Molti CD, LP, nastri vari e libri.

Il tutto proveniente dalla collezione di Leone Facoetti e Pietro Barcella, due amici, appassionati melomani di Villa di Serio già alla ribalta delle cronache per il recente «Itinerario musicale culturale» un viaggio di oltre 15 mila chilometri con tappe nelle città di musicisti della penisola. La mostra, allestita nella sala delle Carrozze della biblioteca che si trova nelle scuderie della settecentesca villa Carrara, verrà inaugurata sabato 6 aprile alle 18 e sarà fruibile fino 14 aprile negli orari di apertura della biblioteca, su iniziativa dell’amministrazione comunale e in collaborazione con la biblioteca.

Ospite d’eccezione: Giovanna Lomazzi, amica personale di Maria Callas, la quale il 6 aprile racconterà aneddoti della Divina e la loro amicizia, nata quasi per caso al Biffi Scala dove si andava a cena dopo uno spettacolo. Amici comuni gliela presentarono e la Callas che allora era una cantante sconosciuta al grande pubblico le diede una fotografia che conserva ancora.

«Maria Callas era una donna che aveva avuto una vita complicata – racconta l’amica - una vita difficile, soprattutto per i rapporti con la famiglia e cercava negli amici quell’affetto che in famiglia non trovava. Era una donna all’apparenza grintosa, forte, ma anche piena di fragilità che mascherava bene. Per un certo verso la storica Traviata della Scala del 1955 è nata a Bergamo perché nell’ottobre del 1951 al Teatro Donizetti venne rappresentata la Traviata nell’ambito del “Teatro delle Novità”, un laboratorio sperimentale che valorizzava sotto ogni aspetto, sia musicale che scenografico e esecutivo, la produzione di nuove opere italiane».

Giovanna Lomazzi, milanese, dal 2000 vicepresidente del Teatro Sociale di Como-AsLiCo, che organizza il concorso per giovani cantanti lirici d’Europa. Esperta della vocalità operistica, scopritrice di talenti del bel canto, tutt’oggi collabora con prestigiose istituzioni musicali. All’inaugurazione sarà presente anche il soprano Tiziana Fabbricini, amica dei due collezionisti villesi.

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