«Ciao ciao» e «Diva», arriva il ritmo sfrenato de La Rappresentante di Lista

Il concerto In piazzale Alpini il 29 luglio sbarcano Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina con i loro tormentoni estivi e i vecchi successi.

Che una canzonetta possa diventare vettore di un cambiamento è cosa da dimostrare, non si discute che possa servire a qualcosa. Del resto il potere del pop sta giusto nello stratificare più livelli di lettura, poi l’ascoltatore si prende quel che vuole, anche solo un ritornello. Lo sanno bene Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina che dal 2011 hanno alimentato il viaggio de La Rappresentante di Lista in concerto il 29 luglio al «NXT Station» di Piazzale Alpini, a Bergamo (inizio ore 21.20).

Il doppio platino

Facciamo un esempio: nel «Ciao ciao» sanremese, certificato doppio Platino, il duo aveva affiancato la fine del mondo alle «crisi personali e sociali» in un gioco di richiami ambientalisti e sarcastici addii affidati ai social. Ora il nuovo singolo «Diva» si muove sull’onda dell’archetipo più abusato del cinema, la diva. Le basi del pezzo sono state abbozzate nello stesso periodo di «Ciao ciao». Le canzoni sono in linea, verrebbe da dire sorelle, anche se non è facile dire in cosa possano assomigliarsi. Forse nella regola che piace a La Rappresentante di Lista: affrontare temi complessi a ritmo leggero. «Diva» parla di amor proprio, del rispetto di sé, del non essere schiavi di logiche che non siano le nostre e vengano imposte da fuori, magari dall’influencer di turno.

Veronica e Dario ogni volta riescono a confezionare una canzone festosa, persino ballabile, parlando di cose serie, anche molto significative

Il bello di Veronica e Dario è che ogni volta riescono a confezionare una canzone festosa, persino ballabile, parlando di cose serie, anche molto significative. È un talento anche questo. Pensare un brano sul sentirsi liberi dai legacci che spesso ci vengono imposti dall’esterno, alimentando una riflessione autonoma sulle cose, è un’idea più intelligente di altre. Dopo la clamorosa affermazione di «Ciao ciao» il duo si dev’esser trovato al centro di un pensiero collettivo: se arrivi al successo hai tutto. La risposta arriva con «Diva». Se non c’è consapevolezza quella condizione è vacua, inafferrabile. Il divismo lascia il tempo che trova, sempre.

Le fragilità

Nel canzoniere de La Rappresentante di Lista si ritrovano le fragilità di Veronica e Dario e gli antidoti che loro stessi hanno trovato per cambiar qualcosa della loro vita. Ed è per questo che il gioco favorito di senso e leggerezza funziona ed è gradito a un certo pubblico. Oltre il segnale qualcuno fatica un po’, anche se «Ciao ciao» ha sradicato il sistema ed è arrivato a tutti in modo virale. Ormai di stanza a Palermo, il duo appoggia le rivendicazioni della comunità Lgbtq+ e del Pride. E a proposito dei corpi che affollano le piazze il duo ricorda a tutti quanti che il corpo, la fisicità sono sempre stati al centro di una ricerca che non si è mai affievolita e semmai oggi si rafforza con l’idea scenica del concerto. Per discutere sul canone della bellezza che attraversa i tempi e impone regole precise, La Rappresentante di Lista ha scelto di mettere tanti specchi sul palco. Così il concerto diventa l’occasione per mettere in movimento tante figure in un unico corpo in movimento. Niente accade sul palco che non veda protagonista anche il pubblico. Il resto, il movimento, lo dà l’energia della musica. Una fusione di trap, rap, urban, new soul, cantautorato.

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