Castello di Valverde a Bergamo e Cascina Cavallina a Covo: tornano le aperture del Fai

LUOGHI D’ARTE. Sabato 12 e domenica 13 ottobre la tredicesima edizione delle Giornate Fai d’Autunno. I beni aperti nella nostra provincia.

Organizzate dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), le Giornate Fai d’Autunno offrono al pubblico l’opportunità di visitare 700 luoghi d’arte, storia e natura distribuiti in 360 città italiane, molti dei quali solitamente chiusi al pubblico o poco conosciuti.

In Lombardia, 123 beni in 49 comuni saranno accessibili grazie al lavoro di migliaia di volontari del Fai, che da anni si impegnano nella cura e nella promozione del patrimonio culturale nazionale. I visitatori potranno esplorare palazzi storici, ville, chiese e persino siti produttivi e naturalistici, contribuendo, attraverso donazioni, alla missione del Fai di tutela e valorizzazione.

Le aperture a Bergamo e Provincia

Bergamo

Il Castello di Valverde

Affacciato sulla Città Alta, avvolto in una fitta e variegata vegetazione, sorge il Castello di Valverde. Le prime tracce di questo luogo si hanno già intorno al X secolo, ma è nel 1585 che la dimora assume un ruolo centrale nella vita bergamasca, quando venne scelto per l’ottima posizione dal capitano della Serenissima Paolo Loredan, che sovrintendeva alla costruzione dell’ultimo tratto di Mura veneziane – patrimonio dell’Umanità dal 2017 - delle quali si godeva di una perfetta visuale proprio dal Castello. L’attuale edificio conserva l’impianto quadrangolare cinquecentesco, ottenuto adattando le strutture precedenti: intorno a un elegante cortile, sotto i cui porticati restaurati tra il 1926 e il 1930 troviamo affreschi che coprono l’arco temporale di quattro secoli, sorgono sale e saloni, intime e accoglienti.

Palazzo Moroni

Palazzo Moroni si trova a Bergamo Alta, in via Porta Dipinta 12. È un tipico palazzo aristocratico lombardo del Seicento, da sempre appartenuto alla famiglia Moroni, che conserva eccezionalmente, oltre agli interni arredati e decorati con alcuni capolavori d’arte, l’impianto complessivo originario, comprendente un giardino e un’ortaglia di circa due ettari, rarissima in un contesto urbano e che oggi ha il valore di un vasto, insolito e suggestivo parco storico nel cuore della Città Alta.

Covo

Cascina Cavallina

La cascina fu costruita verso la fine del XVIII secolo, come riportato nelle memorie storiche del comune, e nel corso dei secoli è stata abitata da diverse generazioni della famiglia Marinoni, una nobile famiglia locale che ha giocato un ruolo significativo nella storia della proprietà. Sebbene la struttura originale della cascina sia stata preservata, l’utilizzo degli spazi si è evoluto nel tempo. All’interno del complesso è presente anche l’Oratorio di Santa Margherita, costruito probabilmente alla fine del XVIII secolo, destinato all’uso dei residenti.

Cappelletta della Beata Vergine di Loreto

La cappelletta, all’interno dell’odierno tracciato urbano di Covo, si trova nel punto di intersezione di diverse strade in posizione poco distante rispetto al centro del paese. Anticamente risultava essere un oratorio campestre, posto lungo una strada che conduceva al borgo. Era edificata infatti a ridosso di un fontanile (ora coperto) nel punto in cui probabilmente vi era un piccolo ponte. La cappelletta ha cambiato intitolazione nel corso dei secoli.

Chiesa parrocchiale e oratorio dei disciplini

La parrocchiale di Covo, dedicata ai santi Filippo e Giacomo Apostoli e che conserva al suo interno le reliquie di S. Lazzaro, dono di Bartolomeo Colleoni, si trova nella piazza principale davanti alla quale si apre un ampio sagrato. L’edificio è il risultato della trasformazione che la chiesa ha subito durante i secoli, ultimo quello degli anni ’30 del Novecento. L’Oratorio dei Disciplini invece si trova alle spalle della parrocchiale, dietro la zona absidale.

Cortili e giardino di Palazzo Tirloni-Moriggia

Palazzo Tirloni-Moriggia è situato nel centro storico di Covo e fa parte di una sequenza di fabbricati allineati a sud della Roggia Seriola, nel tratto (ormai interrato) in corrispondenza della Contrada dei Terragli. La facciata nord dell’edificio si apre su via De Micheli, mentre il giardino si estende verso sud, in direzione delle campagne fuori paese a cui un tempo era direttamente collegato.

Mulino fuori porta mattina e casa del contadino

Il Mulino è situato ad est del paese, fuori la vecchia Porta Mattina, che un tempo costituiva uno degli ingressi al centro abitato. Oggi il Mulino è stato inglobato dalle abitazioni e risulta all’angolo di Viale dei Caduti, all’imbocco della SP102 che porta verso le campagne ad est del paese.

I murales

Il percorso che collega i nove murales si snoda tra le vie del centro abitato di Covo, partendo da piazza Don Canapa, passando per Via Scarpini, Via Trento e Via dei Caduti, sino a Via per Fara Olivana, dove è collocata la Santella di San Lazzaro.

Almenno San Bartolomeo

Chiesa e casa parrocchiale

Posto alla sommità del paese, questo luogo sacro è il vertice metaforico e fisico a cui tendono non solo lo sviluppo urbano dell’abitato. Proprio questo profondo legame permette di tracciare la storia della Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo parallelamente a quella del comune di Almenno San Bartolomeo e di un più antico comprensorio territoriale che univa diversi paesi della zona sotto un unico toponimo: Lemine.

Villa Veronesi

L’edificio, la cui storica struttura originale doveva essere tanto integrata nell’antico tessuto urbano dal paese da fonderne la memoria con quella dell’intero abitato, assunseprobabilmentele caratteristiche di abitazione alto-borghese a partire dalla metà del XIX secolo.

Chiesa di Santa Caterina di Tremozia

Nel cuore medievale del comune di Almenno San Bartolomeo, sorgono la Chiesa ed il Convento di Santa Caterina di Tremozia. La centralità del complesso sacro all’interno dell’anticoabitato del comune di Almenno San Bartolomeo si riverbera sulla posizione di spicco che lo stesso ebbe nella storia della devozione religiosa di questi luoghi. Furono infatti tre giovani del paese - Maria Gavazzeni, Cristina Manglini e Angelina Gavazzeni, che nel 1512 decisero di dedicare la loro vita alla ricerca spirituale, abbandonando i beni terreni.

Fonteno

Fonteno è un comune che si sviluppa nell’omonima valle appartenente alla sponda nord occidentale del lago d’Iseo. I suoi 567 abitanti sono suddivisi prevalente in due località: la frazione di Xino e il nucleo abitativo più importante da cui il comune prende il nome. Il centro storico di Fonteno è dominato dalla parrocchiale dedicata ai Santi Faustino e Giovita che si affaccia sulla grande piazza del paese a poca distanza dalla quale si trova la piccola chiesetta dedicata a San Rocco.

Roncobello

Mulino Bàresi

Situato in un contesto paesaggistico unico, nel territorio della piccola località montana di Bàresi -val Brembana- il fabbricato rurale in pietra risale al XVII sec. e tuttora conserva un torchio per la spremitura delle noci, un mulino per le farine (datato 1672) e le testimonianze di un antico forno per il pane. Dall’attività di questi opifici decine di comunità della valle hanno ricavato per secoli i beni necessari alla propria sussistenza: farina, pane, olio per alimentazione e illuminazione.

Solto Collina

Palazzo comunale

Il palazzo municipale si trova lungo via Gian Battista Pozzi, strada che attraversa il centro storico di Solto Collina. L’edificio, che oggi ospita gli uffici comunali, era un tempo adibito a convento: nel 1903, infatti, venne concessa la licenza per aprire una casa a Solto alle Suore Orsoline dell’Unione Romana per la cura della gioventù femminile e questa divenne la loro dimora. Si trattava di suore di clausura: una parte del convento, la più interna, era destinata ad ospitare le religiose di stretta clausura, mentre la parte più esterna comprendeva le scuole e gli spazi annessi alle opere delle suore.

Chiesa di Santa Maria Assunta

La Chiesa di Santa Maria Assunta si trova a Nord dell’abitato di Solto sopra un dolce pendio collinare raggiungibile mediante una scalinata novecentesca in ceppo di Grè, caratterizzata da una vista sul lago d’Iseo e i suoi incantevoli panorami verdi di terrazzamenti coltivati.

Passeggiando per il paese

Un unico percorso alla scoperta di tre luoghi speciali. Partendo dalla chiesetta di San Rocco e percorrendo 600 m a piedi, nel centro storico di Solto Collina si accede al cortile di casa Foresti dove poter ammirare uno scorcio suggestivo in una proprietà privata che, essendo abitata, è altrimenti impossibile vedere in altre occasioni. Percorrendo poi altri 150 m si potrà raggiungere il termine di questo mini itinerario con la Residenza Ca’ la Ripa, da cui si può scorgere un suggestivo panorama lacustre.

Le Giornate Fai d’Autunno rappresentano un’occasione unica per scoprire e proteggere il patrimonio italiano, un invito a tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa grande festa dedicata alla cultura. L’elenco completo dei luoghi aperti a Milano e in Lombardia e modalità di partecipazione all’evento qui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA