Canti, musiche e colori per celebrare le radici dei popoli

TRADIZIONI. Oltre 20 gruppi locali hanno festeggiato nella sede della Provincia la Giornata del Folklore. Un’iniziativa del comitato Fitp per rilanciare l’importanza del patrimonio culturale locale. Ospiti anche da Bolivia e Ucraina.

La Sala Consigliare della Provincia di Bergamo il 9 novembre si è colorata di tradizioni. In mattinata, infatti, si è svolta l’annuale cerimonia di ringraziamento che ogni anno, in occasione della Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni, ha come protagonisti la Provincia di Bergamo e il comitato bergamasco della Fitp - Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Presenti oltre 20 gruppi folclorici locali, dai Gioppini di Bergamo alle Taissine di Gorno, dal gruppo Arlecchino Bergamasco Folk ai Sifoi di Bottanuco, il gruppo più longevo della provincia con quasi 160 anni di storia, che ha introdotto la mattina con l’Inno d’Italia al tradizionale Flauto di Pan.

Ospiti internazionali

Nella Sala Consigliare anche i gruppi che rappresentano culture estere, in particolare quella ucraina e quella boliviana a dimostrare il grande valore del folclore, capace di unire popoli diversi, creare ponti e insegnare il rispetto per le culture altrui. Ad accompagnare i gruppi di cultura boliviana, il Console Boliviano in Italia Edwin Umberto Zarate Aban che ha ringraziato i bergamaschi «per l’accoglienza verso i miei concittadini e per la forte volontà di integrazione dimostrata in questi ultimi 20 anni».

Promozione della cultura

A rappresentare la Provincia di Bergamo, c’era il Consigliere delegato alla Cultura per la Provincia di Bergamo Matteo Macoli, che ha espresso il suo apprezzamento per la ricchezza del patrimonio immateriale di canti, danze, abiti, strumenti musicali e dialetti del territorio orobico. «L’intera comunità provinciale esprime il suo sentito grazie ai gruppi, federazioni e associazioni impegnati nella difesa, riscoperta, valorizzazione e promozione della cultura popolare e delle tradizioni bergamasche e del mondo: sono espressioni culturali amate da tutte le generazioni, che provengono e raggiungono anche i piccoli borghi e che sono fonte di aggregazione e integrazione sul territorio. L’Amministrazione provinciale rinnova la sua vicinanza e il sostegno insieme agli altri enti istituzionali coinvolti e alla Fitp Bergamo». Accanto a lui il Consigliere regionale Davide Casati che ha ringraziato i gruppi per il «costante impegno nella ricerca, valorizzazione e tutela dell’eredità culturale di un territorio» e che sottolineato come «sta diventando urgente arrivare alle nuove generazioni per assicurarci di poter tramandare la nostra identità culturale ai nostri figli e nipoti».

«La giusta carica»

«È stata una mattina davvero intensa e densa di significato – ha raccontato la Presidente del comitato bergamasco della Federazione Italiana Tradizioni Popolari Laura Fumagalli –. È emerso un forte grazie da parte della Federazione e delle istituzioni in generale per quello che facciamo e questo è fondamentale. Spesso i gruppi si trovano in difficoltà nei paesi, senza una sede in cui provare, senza l’appoggio delle amministrazioni locali. Sentire però la vicinanza della Provincia da la carica giusta per mettercela tutta in quello che facciamo».Ad accompagnare i discorsi istituzionali, tra cui anche quelli del Presidente Fitp Lombardia Francesco Gatto e del Vicepresidente nazionale della Federazione Fabrizio Cattaneo, anche tanto folclore «improvvisato» sulle note del Flauto di Pan, dell’organetto di Barberia, della fisarmonica e con barzellette in bergamasco. «Siamo fatti così, in fondo, il folclore è socialità, è voglia di stare insieme, di divertirsi nel segno della nostra cultura territoriale» ha concluso Fumagalli.

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