BergamoScienza, si parte con la mostra sul cuore. Chiude il Nobel Haroche sulla luce: ecco il programma

DAL 29 SETTEMBRE. Fino al 15 ottobre torna l’appuntamento con la scienza. In programma anche 16 spettacoli, tra cui la prima mondiale della composizione di Silvestrov in Santa Maria Maggiore.

La XXI edizione di BergamoScienza è ai blocchi di partenza. Sono aperte sul sito del festival le prenotazioni per gli eventi in programma dal 29 settembre al 15 ottobre. V enerdì 29 l’inaugurazione a Palazzo delle Libertà, dell’esposizione «Svalvolati»: la chirurgia del cuore, un viaggio nel tempo. Alle ore 17, si terrà la prima conferenza vedrà in dialogo, introdotti da Gianvito Martino, il cardiochirurgo di fama mondiale Ottavio Alfieri e il giornalista scientifico Luigi Ripamonti.

Due premi Nobel

Tra i relatori di questa edizione due Premi Nobel: Kip Thorne, per la Fisica nel 2017 per l’osservazione delle onde gravitazionale: terrà la conferenza «La mia storia d’amore con il lato distorto dell’Universo. Come è nato l’Universo? Possiamo viaggiare indietro nel tempo?» (5 ottobre). Nell’ultimo finesettimana Serge Haroche, insignito del premio Nobel per la Fisica nel 2012 per le sue ricerche sperimentali sulla misurazione e sulla manipolazione di singoli sistemi atomici: con «La scienza della luce, da Galileo alla fisica quantistica», in dialogo con Dario Menasce, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Haroche illustrerà le ultime frontiere degli studi sulla luce, un fenomeno che affascina l’umanità fin dalla notte dei tempi (15 ottobre).

L’incontro con Luca Parmitano

La ricerca di vita extraterrestre è una delle sfide più emozionanti. Avi Loeb, fisico teorico e presidente più longevo del Dipartimento di Astronomia di Harvard, racconterà le scoperte del Galileo Project, un progetto di ricerca internazionale incaricato di scovare indizi di reperti tecnologici extraterrestri sul nostro pianeta (8 ottobre). Torna a BergamoScienza un amico del festival, Luca Parmitano, il primo astronauta italiano a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale (7 ottobre).

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Dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di nuove miniere, alla giovane ricercatrice che in Uganda progetta stazioni meteo intelligenti per favorire l’agricoltura: la climatologa Elisa Palazzi darà voce alle storie di chi sta già agendo per costruire un futuro migliore (7 ottobre). Il mare sarà protagonista dell’incontro con il naturalista Alfonso Lucifredi (8 ottobre). Come si rende più sostenibile il settore della tecnologia? Ce lo racconteranno Anna Rita Odorizzi, Daniele Paradiso e Alessandro Beretta di StMicroelectronics, che progetta soluzioni ed ecosistemi per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti tech (4 ottobre). Info point: Nxt Station in Piazzale degli Alpini ore 9–13 / 14,30–18,30.

Sedici spettacoli

Tra gli appuntamenti di BergamoScienza 2023, 16 sono gli spettacoli che arricchiranno il palinsesto, occasioni per esplorare il linguaggio delle arti performative. Oltre agli spettacoli teatrali che coinvolgeranno giovani e giovanissimi e le loro famiglie, la XXI edizione del festival propone due appuntamenti con la grande musica. Torna Contaminazioni Contemporanee, il festival internazionale diretto da Alessandro Bettonagli, che da diciassette anni porta a BergamoScienza musicisti apprezzati a livello internazionale.

Domenica 8 ottobre, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, alle 21, sarà eseguita in anteprima mondiale la composizione «Pastorals» dell’ucraino Valentin Silvestrov: sia Alfred Schnittke che Arvo Pärt hanno definito Silvestrov «uno dei più grandi compositori del nostro tempo». Ed è anche un compositore originale; figura di spicco nei lontani anni ’60 dell’avanguardia dell’ex Unione Sovietica, arrivò poi a dichiarare, non senza un certo sense of humour, che «la lezione più importante dell’avanguardia era quella di essere liberi da tutte le idee preconcette, in particolare da quelle dell’avanguardia»

La composizione, commissionata dal festival bergamasco, verrà eseguita dalla violinista Hanna Weinmeister, dalla violoncellista Anja Lechner e dalla pianista Anna Gourari, un nuovo trio. Venerdì 13 ottobre, alle 21 in piazzale degli Alpini risuonerà l’interrogativo «Il mondo brucia – e noi?», la domanda che guida le tracce di «Karma Clima», l’album in cui i Marlene Kuntz hanno messo ansie, timori e volontà di agire per contrastare il cambiamento climatico. La musica di Cristiano Godano, cantautore e frontman dei Marlene Kuntz, dialogherà con una narrazione di Telmo Pievani. Presenta Alessandro Bettonagli.

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