Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 16 Gennaio 2025
Bergamo e Venezia, gemellaggio nel segno della libera creatività
MOSTRA. Inaugurata l’esposizione «10+ Modern Art» allo Spazio Viterbi nella sede della Provincia. Dialogo di 20 artisti bergamaschi e veneziani. A febbraio si replica nella chiesa di San Leonardo a Venezia.
Un «Gemellaggio artistico Bergamo Venezia» è il cardine della mostra «10+ Modern Art», inaugurata il 15 gennaio nello Spazio Viterbi del Palazzo della Provincia (via Tasso 8), ed ivi visitabile sino al 30 gennaio (dal lunedì al venerdì ore 9-12 e 14-17; sabato e domenica chiusa). Coerentemente con questa logica di gemellaggio fra ex Dominante (dal XV sino a quasi tutto il XVIII secolo) ed ex baluardo occidentale dei domini di terraferma, l’esposizione si trasferirà poi, dal 3 al 16 febbraio prossimi, nella chiesa di San Leonardo a Venezia.
«I nomi più rappresentativi»
Se dieci bergamaschi e dieci veneziani sono gli artisti esposti, due bergamaschi e altrettanti veneziani sono gli organizzatori: Sergio Radici, curatore di eventi d’arte, e Sandra Nava, storica dell’Arte, sul fronte orobico; Anny Lazzari e Nino Occhipinti, rispettivamente presidentessa e tesoriere dell’associazione culturale «Trasparenze», sul fronte lagunare. «Abbiamo voluto rappresentare insieme pittura e scultura, pilastri dell’espressione artistica, selezionando, per la parte bergamasca, i nomi più rappresentativi nell’uno e nell’altro ambito - spiega Radici. - Ce ne sono anche altri, ma bisogna pur cominciare».
La pattuglia orobica
La scelta è avvenuta «in base al valore, alla notorietà degli autori, tutti artisti affermati e con una storia significativa alle spalle». Limitandosi, intanto, ai bergamaschi, sono autori di riconosciuto valore e/o consolidata notorietà (se non, talvolta, «storicità») Sergio Battarola, «l’impetuoso» (gli epiteti virgolettati sono di Radici), di cui ancora si ricorderà la mostra «Generazioni» al Bernareggi; lo scultore e pittore Cesare Benaglia di Valbrembo («l’inossidabile»); Manuel Bonfanti, che, alla mostra all’European Cultural Centre di Venezia, chiusasi a fine novembre, ha esposto l’enorme tela «In The middle of Now-Where», in concomitanza con la Biennale d’arte contemporanea; «la mitica» Giovanna Bolognini; «il perfezionista, puntiglioso» Giancarlo Defendi; «il bonario» Tiziano Finazzi; la «dolcissima» Margherita Leoni, pittrice botanica; il celebre scultore Ugo Riva, che poco necessita di presentazioni/aggettivazioni; il «grande» Alessandro Verdi, pittore e scultore.
Il ricordo di Claudio Granaroli
Nei dieci, anche il compianto Claudio Granaroli, fondatore della casa editrice «El Bagatt», scomparso nello scorso ottobre: pur ultraottuagenario, «aveva aderito con piacere all’iniziativa», ricorda Radici. «Ho voluto, assolutamente, esporre una sua opera, anche per ricordarlo». Una mostra, a livello tematico, assolutamente libera: «Non abbiamo dato indicazioni, ciascun artista ha scelto, del tutto autonomamente e liberamente, l’opera che ha ritenuto più rappresentativa del proprio lavoro». «Questo gemellaggio è nato da un incontro casuale - racconta, da parte sua, Anny Lazzari - Abbiamo voluto mettere a confronto le visioni di due decine di artisti contemporanei. Un viaggio nel contemporaneo altamente rappresentativo dell’arte italiana. Grazie a Bergamo dal Comune di Venezia». Anche Sandra Nava ricorda lo scomparso Claudio Granaroli: «Ora lavora altrove. La mattina del giorno in cui è mancato mi aveva scritto: “Sto partendo”». La sua opera in mostra, «The black tree», è «un quadro spettacolare».
Accoglienza e bellezza
Sull’importanza e fertilità di questi sodalizi, nel segno dell’arte, fra città diverse: «Già Bergamo-Brescia Capitale della Cultura ha dimostrato che, se c’è accoglienza, se c’è fruibilità, le persone arrivano. La bellezza attira, ma bisogna offrirla, e saper accogliere. L’arte è capacità di captare il mistero che ci tiene vivi». È la stessa Nava infine a presentare gli artisti veneziani: Maurizio Azzolini, Rafaele Bovo, Giuseppe Coppola, Giulia Enzo, Barbara Furlan, Daniela Lazzari, Katia Scotti, Arturo Siebessi, Silvia Stocchetto, Sergio Vozza.
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