«Atalanta. Una vita da Dea» fa il pienone: in arrivo altre date

IL DOCUFILM. Grande risposta di pubblico al cinema dal 14 al 20 aprile. Nuove proiezioni in corso e a maggio. Giovedì 24 aprile in Piazza della Libertà.

Quasi 28mila presenze in una settimana, più di 250mila euro d’incasso e una notizia: «Atalanta. Una vita da Dea» resterà nelle sale dei cinema di città e provincia, oltre il 20 aprile. Supplementari a grande richiesta, sulla scia del successo di pubblico e riscontri nella settimana di proiezione, iniziata il 14.

Il docu-film sulla settimana che ha fatto la storia dell’Atalanta, dalla finale di Coppa Italia del 15 maggio 2024 persa con la Juventus alla conquista dell’Europa League il 22 maggio a Dublino col Bayer Leverkusen, ha conquistato occhi e cuori del pubblico, come dimostra la risposta degli spettatori al cinema. Il film è stato proiettato in 94 sale di tutta Italia e ha fatto il pieno a Bergamo e provincia, che ha visto il tutto esaurito in numerose proiezioni , ottenendo però buoni riscontri anche in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, e in città come Genova, Bolzano e Perugia. All’inizio della scorsa settimana «Atalanta. Una vita da Dea» è stato il film italiano più visto nei primi tre giorni ed è rimasto nella top-ten, col nono miglior riscontro.

«I tifosi atalantini si sono ritrovati in questo film, l’hanno sostenuto, si sono emozionati»

Anche sul volano dei risultati ottenuti, in numerose sale le proiezioni sono continuate ieri e proseguiranno nei prossimi giorni e alcune sale bergamasche hanno già previsto sessioni extra, strizzando l’occhio anche all’anniversario del trionfo di Dublino «Siamo felici di questo risultato oltre le nostre aspettative, ci sono ancora diverse giornate di proiezione, prolungate grazie all’ottima risposta di pubblico e al passa parola. I tifosi atalantini si sono ritrovati in questo film, l’hanno sostenuto, si sono emozionati», hanno sottolineato i produttori che giovedì all’Auditorium di Piazza della Libertà (alle 21) introduranno il film con Erika Ponti (Oki Doki Film), Nicola Salvi ed Elisabetta Sola (Officina della Comunicazione) e il regista Beppe Manzi, prima del dibattito con il direttore della fotografia Andrea Zambelli e il montatore Luca Previtali.

Un incontro generazionale padre-figli

Il segreto del successo? Forse anche un incontro generazionale padre-figli. «Come mio padre mi ha portato all’Atalanta da ragazzo, ora io lo porto al cinema», hanno detto molti spettatori. Una vita da Dea non si ferma mai.

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