Al Teatro Caverna va in scena la tragedia più antica

SPETTACOLI. Silvio Castiglioni sarà il protagonista de «I Persiani» di Eschilo con la partecipazione degli studenti dell’Istituto «La Traccia». L’appuntamento il 26 ottobre alle 21 allo Spazio Caverna in città.

Dopo La commedia più antica del mondo, il 26 ottobre alle 21, verrà messa in scena «La tragedia più antica del mondo» allo Spazio Caverna di Bergamo. Lo spettacolo - di Celesterosa in co-produzione con «I Sacchi di Sabbia» - con in scena Silvio Castiglioni e un gruppo di liceali, racconterà delle vicende de «I Persiani» di Eschilo.

Un evento storico

Quando nel 472 a.C. ad Atene va in scena la tragedia più antica del mondo, «I Persiani» di Eschilo, sono passati appena otto anni dalla guerra combattuta dagli Ateniesi contro l’esercito di Serse che ha invaso l’Attica e distrutto la città. Alla fine, gli Ateniesi avevano annientato l’aggressore nella battaglia navale di Salamina, ma le ferite di quell’attacco recente erano ancora aperte e ben visibili a tutti. Eschilo - che secondo i racconti antichi aveva combattuto a Salamina - abbandona ogni trionfalismo e ambienta la vicenda a Susa, la capitale persiana.

Il grande re sconfitto

Gli anziani cittadini rimasti e la madre del re sono in preda all’angoscia, perché l’esercito è ancora lontano in guerra e non se ne sa niente. Quando finalmente, dopo l’arrivo della notizia della catastrofe che ha travolto i Persiani, compare in scena Serse, il Gran Re, di ritorno a Susa dalla disastrosa spedizione in Grecia, Eschilo lo presenta agli Ateniesi come un reduce miserevole, degno di pietà. Per un’epoca come la nostra, che ci vede così poco capaci di mettersi nei panni altrui, questo cambio di prospettiva è a dir poco sorprendente.

Un rarefatto teatro di oggetti

Silvio Castiglioni e I Sacchi di Sabbia ambientano la tragedia più antica del mondo in un rarefatto «teatro di oggetti», che sembra uscito dalle tele di De Chirico. I versi di Eschilo, tradotti da Francesco Morosi, si posano su volumi metafisici, mute pedine mosse dall’attore su un tavolo-palcoscenico, unico elemento scenografico. Ne nasce una miniatura, che ci restituisce un Eschilo in purezza in cui riecheggiano più forte che mai i suoi antichi inviti: primo tra tutti considerare l’altro, anche quando è il nemico, come una parte di noi stessi.

Gli studenti in scena

Lo spettacolo vedrà inoltre la speciale partecipazione di un gruppo di studenti liceali dell’Istituto La Traccia di Calcinate che faranno parte del cast, interpretando il coro dei Persiani. Infatti, alcune studentesse e studenti della II Liceo Artistico hanno partecipato, in queste settimane, ad un laboratorio finalizzato alla messa in scena del coro, che nelle tragedie greche ha il ruolo fondamentale di annunciare i fatti e gli avvenimenti imminenti.Lo spettacolo si terrà allo Spazio Caverna, in via Tagliamento 7. Per prenotazioni: [email protected]

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