Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 30 Dicembre 2020
Al Capodanno online si svela il Donizetti
L’attore Maurizio Donadoni fa da guida
Dalle 8 del 31 dicembre alle 20 dell’1 gennaio sulla webTv del teatro visite virtuali con l’attore bergamasco. La sera di San Silvestro il video de «L’ange de Nisida»
I teatri e le sale concerto sono chiuse. Ma Donizetti non molla, e anche se virtuale si ripropone anche in occasione del Capodanno. Sono almeno due le proposte che la Fondazione Teatro Donizetti mette sul tavolo per la conclusione di questo 2020, in cui Gaetano ha comunque dominato la scena musicale nazionale (e non solo). La prima è la visita virtuale del Teatro Donizetti restaurato, il 31 e l’1 gennaio. L’attore bergamasco Maurizio Donadoni, sarà la voce narrante di un percorso inedito, studiato a quattro mani da Francesco Venturi e da Francesco Micheli, diretto artistico del Festival Do. Donadoni (affiancato da una versione Lis, lingua italiana dei segni) dalle 8 del 31 dicembre alle 20 dell’1 gennaio, sulla Donizetti webTV (donizetti.org/tv) «Donizetti on, riaccendi le luci del teatro», racconterà in modo inedito le vicende del massimo teatro cittadino. L’occasione è quella dei restauri, purtroppo ancora non visibili dal vivo , ma dalla Fondazione assicurano che, appena sarà possibile, l’operazione sarà varata. Saranno presentati i lavori in «una modalità immersiva e coinvolgente» grazie anche a UniAcque.
Un viaggio nel tempo
«Non si tratta di un tradizionale percorso guidato all’interno del monumento - dicono dalla Fondazione - ma di un racconto teatralizzato in tre episodi, un viaggio nel tempo dal ‘700 a oggi in cui la voce di Maurizio Donadoni (nella versione in inglese la voce è di Claire Dowie), guida lo spettatore alla scoperta del suo presente, passato e futuro, offrendo informazioni e aneddoti sulla sua storia e i suoi protagonisti, nozioni di lessico teatrale e spunti di riflessione sulla relazione tra il teatro e il pubblico».
Insomma un modo per scoprire la «casa» di Gaetano e di tutti i bergamaschi appassionati di teatro e di spettacolo. Un percorso per tutti, dalle famiglie al pubblico specializzato, che è anche il primo progetto del Donizetti Opera ad alta accessibilità, corredato della lingua per non udenti tramite appunto una guida LIS, lingua dei segni italiana.
Proiezione gratuita
La seconda proposta - a grande richiesta - è la proiezione gratuita alle 22 del 31 dicembre, sempre sulla webTv, – grazie alla collaborazione con l’etichetta Dynamic che ha realizzato il dvd in vendita da alcune settimane – della magnifica (ri)scoperta «L’ange de Nisida» di Gaetano Donizetti, opera che fino a qualche anno fa era considerata perduta e che nel 2019 è stata messa in scena da Francesco Micheli nel cantiere del teatro conquistando anche il Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali come miglior progetto speciale 2019.
Un’occasione musicale per tutti gli appassionati da non perdere nella notte di San Silvestro. Com’è noto, l’opera donizettiana messa in scena in prima mondiale a Bergamo dopo la ricostruzione musicologica curata da Candida Mantica, narra la vicenda della giovanissima Sylvia, (è lei l’angelo del titolo) nobile orfana affidata al Re Ferdinando di Napoli perché le trovasse una nuova famiglia; il Re è invece preso ossessivamente dal desiderio di possederla e la rinchiude nella prigione dorata dell’isola di Nisida, facendone un personale oggetto di piacere. Sylvia, innamorata del giovane Leone, ignaro della condizione della ragazza, morirà straziata dal dolore.
Una drammaturgia di Gaetano
L’ange mette in scena come e più di altre, l’ennesima «eroina» tragica del grande libro delle drammaturgie di Gaetano, non meno nobile e tragica di Lucia, di Pia, Anna più note di lei, fino ad oggi.
L’allestimento di Ange – con le scene di Angelo Sala proiettate sul pavimento che diventava poi uno specchio, i geniali costumi di carta (simbolo della caducità in cui si muove tutta la vicenda) di Margherita Baldoni e le luci di Alessandro Andreoli – prevede un assetto divenuto nel 2020 familiare per le normative anti-Covid con lo spettacolo nello spazio della platea, l’orchestra in buca ma rivolta verso i palchi e il pubblico disposto nei palchi e su una tribuna costruita per l’occasione in palcoscenico.
Interpreti vocali erano il baritono Florian Sempey nel ruolo di Don Fernand d’Aragon, Federico Benetti come Le Moine, il tenore Konu Kim come Leone de Casaldi, il soprano russo Lidia Fridman vestiva i panni di Sylvia de Linarès. L’Orchestra Donizetti Opera era diretta da Jean-Luc Tingaud, il Coro Donizetti Opera da Fabio Tartari.
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