Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 08 Novembre 2022
A Pordenone una Cantata per Pasolini made in Bergamo
Musica e video. Giovedì 17 novembre la prima di «In nomine Ppp» del compositore bergamasco Stefano Gervasoni.
Nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Pordenone propone una novità assoluta dedicata al grande poeta, scrittore, regista e intellettuale italiano: «In nomine Ppp» è il titolo della Cantata scritta dal compositore bergamasco Stefano Gervasoni, per 8 voci e 16 musicisti, su testi di Pasolini appositamente selezionati da Roberto Calabretto. Un lavoro musicale in aperto dialogo con la storia, in particolar modo con l’opera del compositore franco-fiammingo del ’500 Josquin Desprez, e che al tempo stesso guarda al futuro attraverso il mezzo tecnologico con il contributo video originale di Paolo Pachini. A cura di Laurent Feneyrou, con un poema di Biagio Marin, ensemble vocale Company of Music, ensemble strumentale Phace, direzione musicale Nacho de Paz, concertazione vocale Johannes Hiemetsberger. La composizione è stata commissionata da Phace & Wien Modern, in collaborazione con la Fondazione Teatri Reggio Emilia e Teatro Verdi Pordenone.
L’omaggio al ruolo politico e culturale
La cantata di Gervasoni - prima mondiale giovedì 17 novembre, ore 20,30 al Teatro Verdi di Pordenone, in Sala grande - è un omaggio più che alla figura di Pasolini, al ruolo politico e culturale che ha svolto nella società italiana ed europea negli anni Sessanta e Settanta. L’allestimento scenico presenterà un grande schermo posto alle spalle di 16 musicisti e 8 cantanti divisi in due cori, il tutto immerso in una quasi oscurità. L’opera si basa su una selezione di poesie e scritti di Pasolini musicati da Gervasoni: una serie di momenti musicali definiti si dipana per comporre la struttura di una grande cantata. Negli intermezzi alcune composizioni di Josquin Desprez basate sul tema del lamento, del lutto per la perdita di una persona, verranno eseguite dall’ensemble vocale e allo stesso tempo assorbite nella trama di un nuovo tessuto connettivo musicale più ampio e originale dell’ensemble strumentale.
Immagini poetiche
Il video originale di Paolo Pachini unifica l’opera e la innerva per tutta la sua durata, un’ora circa: in omaggio alla visione antropologica di Pasolini, esso presenta immagini poetiche ed esemplari dell’essere umano e della natura poste in opposizione ai flussi mediatici contemporanei. Dall’ibridazione dei linguaggi emerge un’espressione lacerata, ma anche a tratti conciliante, in omaggio allo sguardo crudo di Pasolini, la cui forza educativa mette a nudo le cose e le rende esemplari: tanto più oggi, in un mondo globalizzato, del cui intreccio tra modernità e ancestralità il poeta è stato un profeta.
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