A lzi la mano chi, avendo chiuso il primo tempo con un «solo» gol di vantaggio, non ha intravisto dietro l’angolo gli spettri delle partite che, in passato, si sono complicate nella ripresa, con conseguenti punti buttati via. La notizia è che stavolta la partita non si è complicata, anzi: è capitato proprio quel che tutti quelli che non avevano alzato la mano, avevano visto i famosi spettri e dunque avevano sperato che l’Atalanta stavolta sapesse chiudere la partita subito, a inizio ripresa, evitando patemi, evitando di buttare via punti, evitando fatiche in eccesso visti gli impegni che la attendono. Dunque, tutto perfetto: 3 punti in tasca, classifica che migliora, nessun nuovo infortunio, energie consumate in modica quantità. Di seguito, piccoli ragionamenti per approfondire.
1. Le scelte di Gasp
Gasperini ha fatto scelte sagge. Eventualmente il turnover si fa a partita sistemata, non prima. E scegliendo una squadra di titolarissimi ha mandato un messaggio chiaro alla testa dei giocatori: è il Venezia ma va considerato come il Real Madrid, niente scherzi. I punti pesano tutti alla stessa maniera, e il Como deve succedere una volta sola. Troppo importante cambiar marcia anche in campionato, e alzare le medie - gol fatti, punti fatti, gol incassati (da abbassare) - anche in campionato. Dunque dentro i più forti subito, si sistema la partita, poi si toglie per risparmiare energie.