N egli ultimi anni la nazionale inglese ha subito, come del resto quella italiana, forti ripercussioni da un ricambio generazionale che fino a poco tempo fa non sembrava essersi concretizzato. Gli addii o comunque le lunghe vie del tramonto ravvicinati di bandiere come Gerrard, Lampard, Terry, Beckham e Rooney (per citarne alcuni) hanno portato i “Tre Leoni” a risultati piuttosto scadenti, culminati con l’eliminazione insieme all’Italia ai gironi del mondiale 2014 e la sconfitta per merito dell’Islanda nell’Europeo 2016 agli ottavi di finale. Già ai mondiali del 2018 si videro però le fondamenta della “ricostruzione” attualmente in atto della nazionale più antica del mondo, quando al coro “it’s coming home, it’s coming home” l’Inghilterra ottenne un insperato (alla vigilia) quarto posto, dopo essere stata sconfitta 2-1 in semifinale dalla Croazia. Della spedizione mondiale fecero parte alcuni giovanissimi oggi affermati quali elementi portanti dei rispettivi club come il terzino Trent-Alexander Arnold, o il neo cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico Marcus Rashford, di cui tratteremo sicuramente in un altro articolo. Chi mancava per ragioni d’età, ma sicuramente non mancherà al prossimo Europeo, è il nostro protagonista di oggi, Jadon Sancho.