La «città del calcio»: La Spezia, matricola in serie A. Storia di una «terra di mezzo», e della «curva Ferrovia»

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L unezia, partiamo da qui per capire questo pezzo di Liguria che sa di mare ma anche di montagna, vicino agli Appennini ma anche ad una Toscana aspra e anarchica, quella delle Alpi Apuane. Un’ipotesi di regione composta dalle province di Mantova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Massa Carrara e La Spezia. Attenzione, non è una boutade: prova ne è il fatto che nel 1946 la Commissione dei 75, nella bozza dell’articolo 123 della proposta di Costituzione, ipotizza 17 regioni, tra cui l’Emiliana Lunense e il Salento. In sede di Costituente la seconda sottocommissione ne indica invece 22, tra cui l’Emilia appenninica, evoluzione della Lunense. Alla fine si chiude sulle attuali 20, ma la questione resta lì sospesa, al punto che nel 1989 ritorna sul tavolo con il nome Lunezia (Luni più La Spezia) allo scopo di dare un nuovo assetto a territori divisi tra più regioni, come la Lunigiana, l’Apuania e la Garfagnana. Chiaramente sul tavolo ci è rimasta e da lì non si muove (né mai più si muoverà) e gli orizzonti si sono man mano ristretti a La Spezia, Massa Carrara e l’Appenino parmense.