N el gelo di Berna, l’Atalanta ha letteralmente ribaltato lo Young Boys con il tennistico punteggio di 6-1, ed ha conquistato quei 3 punti che le consentiranno al 99% di restare nelle prime 24 in qualsiasi modo vadano a finire le prossime 3 gare. Con il successo in Champions, la squadra di Gasperini ha allungato il filotto di partite consecutive vinte, e ha dato un’ulteriore dimostrazione di forza anche sul sintetico del Wankdorf, dove qualche settimana fa l’Inter di Inzaghi aveva vacillato. La superiorità tecnica e di idee della squadra di Gasperini hanno evidenziato in modo ancor più nitido le lacune degli elvetici, privi di equilibrio in fase di possesso, tanto da concedere per tutto il primo tempo delle praterie agli avanti nerazzurri, e con delle difficoltà abbastanza evidenti nel gestire la palla in modo costruttivo, così come nel costruire dal basso, dove le marcature predisposte da Gasperini hanno costretto sempre (o quasi) il portiere von Ballmoos a lanciare lungo. Sugli scudi sono finiti De Ketelaere, autore di una gara eccezionale, Retegui, autore di una doppietta, e Hien, al solito molto bravo ad annullare Ganvoula.
Le due squadre sono scese in campo con gli undici mostrati in grafica sopra. Il tecnico dello Young Boys, Joël Patrick Magnin, ha schierato i suoi con il modulo 4-3-3, che facilitava sulla prima pressione gli accoppiamenti tra la sua linea offensiva e quella difensiva dei nerazzurri. Piuttosto scontate le scelte per quanto riguardava i giocatori, con Magnin che a differenza di Gasperini non ha praticato turnover.