Udinese-Atalanta 0-0, match analysis. Le tre mosse di Runjaic che hanno creato problemi a Gasp

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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G ennaio non è mai un mese particolarmente buono per i colori nerazzurri. Se l’Atalanta di Gasperini non è per tradizione brillante tra agosto e settembre, non le è certamente nemmeno ad inizio anno. E così, l’Atalanta scesa in campo al Bluenergy Stadium con l’obbligo di vincere, è stata invece fermata sul pari dai friulani, perdendo così ufficialmente , e non solo virtualmente la vetta della classifica. L’Atalanta è parsa “imballata” in tanti dei suoi protagonisti, poco lucida e precisa (81% di passaggi completati) nella circolazione della palla, e, udite udite, quasi non pervenuta per quel che riguarda la fase offensiva. La squadra di Gasperini ha chiuso i 96 minuti di gara con solo 4 conclusioni effettuate (2 in porta), e solo 0.31 xG creati. Mai in stagione si era avvertita così tanto la mancanza di una prima punta, in grado di fissare i centrali avversari, di giocare spalle alla porta, e dare una mano a Lookman e De Ketelaere. Senza Retegui e Scamacca, le variabili offensive a disposizioni di Gasperini si riducono drasticamente, e forse il tecnico di Grugliasco non ha tutti i torti quando più o meno velatamente ha chiesto alla società un nuovo attaccante. Se l’Atalanta non è più prima, cambia invece poco per quel che riguarda le possibilità dei nerazzurri di vincere il titolo. Di occasioni per effettuare sorpassi e contro sorpassi in stagione se ne presenteranno altre, per ora l’importante è essere lì.

Le due squadre hanno iniziato la gara con gli undici proposti in grafica qua sopra. Per Runjaic un 3-5-2, che ha segnato il ritorno di Sanchez al fianco di Thauvin in attacco. Per il resto i bianconeri si sono presentati con una formazione piuttosto scontata e che doveva fare i conti con le assenza di Okoye, Giannetti, Zarraga, Davis e Lucca. Gasperini gli ha risposto con il consueto 3-4-1-2. Ad inizio gara, considerando le diffide e la partita da giocare contro con la Juventus martedì prossimo, il tecnico di Grugliasco ha risparmiato Hien e Kossounou, schierando una linea difensiva e tre formata da Scalvini, Djimsiti e Kolasinac. L’assenza di Retegui è stata colmata da Pasalic, schierato alle spalle della coppia Lookman-De Ketelaere. Al croato era stato assegnato il compito di collegare i due lati del campo oltre a quello di riempire l’area di rigore al momento opportuno, ma come vedremo poi, di occasioni per attaccare la porta avversaria per Pasalic ce ne saranno davvero poche.