Roma-Atalanta, match analysis. I dati non mentono: possesso sì, ma in attacco quasi niente. E Mou ha battuto Gasp

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N ella gara di Roma l’Atalanta era chiamata a confermare i progressi mostrati nelle ultime uscite tra campionato ed Europa League. L’avversaria di turno era la Roma di Mourinho, diretta concorrente per un posto in Champions League e capace di infliggere ai nerazzurri una pesante sconfitta nella gara di dicembre giocata al Gewiss Stadium. La squadra di Gasperini non è però riuscita a riconfermarsi, ed è incappata nella seconda sconfitta in trasferta consecutiva, in una partita giocata piuttosto male e dove l’undici di partenza ha destato più di un dubbio. Il croato Pasalic è stato infatti schierato come esterno di sinistra, mentre sono rimasti in panchina sia Boga che Muriel. Sarebbe stato preferibile (e forse più logico) una staffetta tra i due, piuttosto che schierare su quel lato di campo un giocatore che ha ricoperto solo marginalmente quel ruolo in carriera e che in quella posizione non si è mai espresso nel migliore dei modi.

Partiamo dalla formazione dell’Atalanta. Nella gara dell’Olimpico, Gasperini ha confermato il modulo dell’ultima gara di campionato giocata contro la Sampdoria : 4-2-3-1. Modulo che (statisticamente) aveva fin qui concesso poco alle formazioni avversarie. Dovendo rinunciare a Toloi (squalificato), la coppia dei centrali nerazzurri era formata da Palomino e Demiral. Confermati Zappacosta e Hateboer sugli esterni. Mediana iper collaudata (Freuler e de Roon), mentre qualche sorpresa la si è avuta sulla trequarti. Miranchuk è stato schierato come prima punta, Koopmeiners è stato confermato come centrale mentre Pessina si è posizionato a destra. Pasalic è stato schierato (a sorpresa) sulla sinistra.