Quell’Atalanta intelligente e geniale che si è ripresa la Champions (senza rinnegare il calcio di Gasp)

scheda. L’approfondimento di Gianluca Besana

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A l termine della partita vinta a San Siro contro il Milan, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha dribblato le domande che riguardavano il suo futuro all’Atalanta, mostrando nel farlo una capacità paragonabile a quella di Lookman quando in velocità infila un’avversario dietro l’altro. Domande che sono state sottoposte al termine di una partita dove ancora una volta si è vista la mano del tecnico di Grugliasco, così come è apparsa evidente la sua simbiosi con tutto l’ambiente nerazzurro. Gasperini è l’anima di questa squadra, e anche nelle situazioni più difficili, dove altri allenatori vacillerebbero e sarebbero tentati di modificare le proprie idee, lui va avanti dritto. Chiede (e ottiene) dai suoi cose straordinarie, come è stata straordinaria la prestazione di Bellanova impiegato da braccetto di destra nella difesa a tre contro i rossoneri.

Al termine della gara è stato lo stesso Raoul a dichiarare che quando Gasp all’inizio della scorsa settimana lo ha avvicinato e gli ha chiesto se se la sentisse di giocare in quella posizione, pensava che il tecnico di Grugliasco scherzasse. Un ruolo - quello di braccetto di destra - che Bellanova non aveva mai ricoperto prima della sfida giocata contro il Milan, e che lo ha poi visto protagonista di un duello con avversario non da poco dal punto di vista tecnico e atletico come Leao. Bellanova al fianco di Hien e Djimsiti ha giocato come un veterano, e al termine della gara la sua prestazione gli è valsa la nomination tra i 4 migliori giocatori del match.