Parma-Atalanta, match analysis. Nei dati la crescita ulteriore di Malinovskyi: è lui, adesso, l’uomo in più di Gasperini

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N ella conferenza stampa pre partita, il tecnico Gian Piero Gasperini aveva rilasciato una dichiarazione lapidaria ed impegnativa: “L’Atalanta merita il secondo posto”. Per far fede a questo impegno, la squadra doveva per forza di cose vincere la sfida contro i ducali, e così è stato, con la squadra nerazzurra che si è imposta per 2-5 in una gara priva di spunti tattici e abbastanza scontata sin dai primi minuti.

Il tecnico nerazzurro ha dovuto forzatamente rinunciare in partenza allo squalificato Gollini, e all’infortunato Toloi. Il resto degli undici iniziali scesi in campo sono state scelte tecnico/tattiche partorite dall’allenatore di Grugliasco. 3-4-2-1 il modulo iniziale che ha visto Ilicic in campo (al fianco di Malinovskyi). Tra i più utilizzati sin qui in campionato, si sono seduti in panchina Hateboer, Pessina e Muriel. Il Parma (ufficialmente retrocesso), si è schierato con il 4-3-3. Per D’Aversa, lunghissima la lista degli indisponibili, tra squalificati e infortunati. Sul terreno di gioco dall’inizio hanno trovato posto tre ex atalantini: Grassi, Kurtic e Cornelius.