P er tornare a correre, l’Atalanta doveva togliersi velocemente dalla testa le tonnellate di complimenti ricevuti dopo la sfida con il Liverpool e calarsi nelle vesti di inseguitrice in campionato. Nelle ultime sette partite di A, il cammino dei nerazzurri era stato parecchio stentato: i bergamaschi avevano raccolto solo 6 punti, incassando 13 reti (1.85 di media a partita). Nonostante la formazione di Gasperini si fosse buttata alle spalle il «ciclo terribile», gli incroci con le «piccole» avevano fruttato una sconfitta (2-1 a Cagliari) e un pareggio (2-2 Verona). Seppur con l’attenuante di giocare ogni tre giorni, i nerazzurri avevano raccolto troppo poco per una squadra così ambiziosa.
Nella sfida valevole per la trentatreesima giornata di A, l’Atalanta si è trovata ad affrontare in trasferta il Monza di Palladino, che proprio come i nerazzurri non attraversava un periodo particolarmente felice in campionato. Nelle ultime tre giornate i brianzoli avevano fatto registrare 2 sconfitte (Torino e Napoli) ed 1 pareggio (Bologna), ma navigavano comunque nelle acque calme del centro classifica, forti di 43 punti.