Milan-Atalanta 2-0, match analysis. Il record negativo in attacco, le 159 palle perse: il Dna sembra smarrito

scheda. La match analysis

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I l big match della 24ª giornata di A ha visto l’Atalanta scendere in campo contro il Milan di Pioli. Le due squadre sono giunte alla sfida di domenica sera con stati d’animo del tutto differenti. Il Milan in netto recupero dopo le quattro sconfitte consecutive rimediate tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio (2 volte contro l’Inter, Sassuolo e Lazio), con i rossoneri capaci però poi di vincere le tre sfide consecutive (Torino, Tottenham e Monza). L’Atalanta vi è arrivata passando per un periodo sicuramente più complicato, che l’ha vista perdere contro l’Inter in Coppa Italia, e contro il Sassuolo e il Lecce in campionato. Tra queste prestazioni piuttosto deludenti spiccava però la gara dell’Olimpico, vinta più che meritatamente dagli uomini di Gasperini, e nella cui riproposizione (per intensità e qualità) speravano un po’ tutti i tifosi nerazzurri. Di certo, un Milan in salute e peraltro affrontato a San Siro, non era l’avversaria migliore per ripartire e aggiustare la classifica, o per ritrovare fiducia nel proprio gioco.

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Così difatti è stato, con l’Atalanta che è sembrata di nuovo in regresso per quanto ha riguardato la qualità del gioco espresso. Al termine della sfida con i rossoneri saranno solo tre i tiri effettuati in totale dai nerazzurri (nessuno nel primo tempo), con i nerazzurri capaci di perdere ben 159 palloni nell’arco dei 95 minuti giocati. Ma andiamo con ordine e partiamo al solito dando un’occhiata agli schieramenti iniziali.