L’Atalanta tra Serie A e Champions: nei dati la «misura» della diversa difficoltà. Dove si fa più fatica? A centrocampo

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L’ Atalanta non ce l’ha fatta. Troppo Real Madrid nella sfida di ritorno, troppa esperienza e lucidità nel saper giocare partite di un certo livello. Comprensibile. Perché a volte è Davide a vincere contro Golia, ma serve la partita perfetta e una buona dose di fortuna. Ci si era chiesti a che punto poteva essere la squadra di Gasperini di fronte alla corazzata di Zidane e ci possono essere conclusioni positive e negative: i nerazzurri sono sempre stati in partita, fino a metà secondo tempo hanno sognato la qualificazione. Il divario, però, è stato evidente. Soprattutto, l’Atalanta non è riuscita a imporre il proprio gioco come fa in campionato. Niente di strano, perché parliamo della più importante competizione per club al mondo. Dove ci sono solo squadre forti, che arrivano ai vertici dei rispettivi tornei nazionali. Per questo abbiamo confrontato i numeri ottenuti in media per partita in Serie A e in Champions League, per «misurare» la differente difficoltà degli impegni in Italia e quelli internazionali, e insieme capire dove l’Atalanta può crescere in futuro, anche se Gasperini come vedremo ha già tracciato la strada da seguire per fare un ulteriore salto di qualità.