L’ Atalanta è tornata da qualche giorno a lavorare nel tradizionale ritiro di Clusone agli ordini di mister Gasperini, che ha con sé un gruppo di giocatori eterogeneo, e certamente diverso da quello che costituirà poi la rosa definitiva con la quale i nerazzurri affronteranno la stagione 2023/24. Al momento del ritrovo a Zingonia (martedì 11 luglio) l’Atalanta mancava difatti di ben 14 giocatori che la scorsa stagione facevano parte del gruppo della prima squadra, e che stanno ora rientrando alla spicciolata. Così, le sue fila sono state rinforzate con giocatori provenienti dalla primavera e con qualche altro rientrato dai vari prestiti, ma che con ogni probabilità ha già le valigie pronte per ripartire verso nuovi lidi.
Oltre a questa situazione tipica di ogni ritiro, si muove parallelamente il mercato, che proprio nei mesi estivi comincia a “scaldarsi”, ed anche l’Atalanta di Gasperini non è esente da tutto ciò, anzi, con una stagione che la vedrà impegnata su più fronti e con una rosa da svecchiare, è fino ad ora stato uno dei club più attivi rispetto agli altri di A. Sistemati gli esterni, e parzialmente anche la difesa, gli uomini di mercato nerazzurri sono ora al lavoro nel tentativo di trovare una collocazione ai giocatori che non rientrano nel progetto Atalanta. Un lavoro questo essenziale prima di procedere a nuove acquisizioni. Tra i giocatori a cui bisogna trovare una sistemazione rientra probabilmente anche nerazzurro Juan Musso, che nel finale della scorsa stagione ha perso il posto da titolare. Avendo perso Sportiello, che si era promesso al Milan già mesi fa, e avendo riceduto in prestito Gollini al Napoli, il club dei Percassi si trova però ora nella necessità di trovare una riserva al neo titolare Carnesecchi, nel caso in cui Musso volesse trovarsi una maglia da titolare. L’identikit tracciato da Congerton e D’Amico, prevede di scovare un numero 12 che visto i diversi impegni dei nerazzurri nella prossima stagione sia affidabile tanto quanto il numero 1, e ancor meglio se questo avesse un bel po’ di esperienza, così da poter far da chioccia al giovane titolare. Lo svecchiamento della rosa non passa di certo attraverso la scelta di un affidabile numero dodici.