L’ analisi a freddo della Supercoppa giocata dai nerazzurri, prima ancora di trattare argomenti strettamente legati al terreno di gioco, non può che partire da una considerazione: l’organizzazione trasmessa da Gasperini ai suoi ragazzi, che l’hanno poi affinata nel corso delle stagioni trascorse a Bergamo, rendono l’Atalanta un’avversaria ostica da affrontare per chiunque, anche per la squadra più forte del pianeta.
Per sessanta minuti l’Atalanta ha creato grosse difficoltà alla formazione allenata da Ancelotti, che nel post partita, facendo i complimenti a Gasperini, ha sottolineato come i suoi ragazzi si siano «innervositi» nel non riuscire ad aver ragione di un’avversaria che, probabilmente, pensavano più facile da sconfiggere.
Dopo la passata stagione, ci troviamo quindi a sottolineare ancora una volta come con l’organizzazione i nerazzurri riescano a sconfiggere o a mettere in difficoltà squadre più blasonate. La cosa più stupefacente della serata di mercoledì è stata come l’Atalanta sia riuscita a far fronte a diverse vicissitudini e defezioni, senza che la qualità del suo gioco ne fosse minimamente intaccata.